SANT’IPPOLITO – Non solo la provincia di Pesaro ma tutta la regione piange la scomparsa di Giuseppe Ottaviani, celebre atleta master di Sant’Ippolito mancato all’età di 104 anni.
Giuseppe, classe 1916, è stato uno straordinario esempio di longevità attiva: dopo una carriera da sarto, all’età di 70 anni, decise di dedicarsi all’atletica diventando un’icona di tenacia e passione sportiva tanto da poter vantare nel suo palmares ben 55 titoli italiani, 1 record mondiale, 8 record europei e 13 record italiani M95; 8 record mondiali, 4 record europei e 12 record italiani M100. Nel 2010 ha debuttato nel salto in alto con 0,85 m. Nel 2011 a 95 anni iniziò con il salto in lungo e nel triplo, diventando il primo atleta novantacinquenne a superare la soglia dei 2 m e dei 4 m nel triplo con 4,46 record mondiale in entrambe le specialità. Nel 2012 il record del mondo al coperto nel salto triplo con 4,37 m e anche nei 60 m primo a scendere sotto i 15” con 14”28.
L’anno scorso ha ricevuto il titolo di Commendatore dell’ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella. A contribuire alla sua celebrità su scala nazionale anche la sua presenza nel 2016 al Festival di San Remo, dove l’allora presentatore Carlo Conti, lo volle come ospite.
Ottaviani, che da poco aveva festeggiato i 60 anni di matrimonio, era stato costretto ad interrompere la sua attività negli ultimi mesi a causa dell’emergenza pandemica.
Intorno alla sua famiglia si stringe con un abbraccio il presidente del Comitato regionale FIDAL Marche, Giuseppe Scorzoso, e tutta l’atletica marchigiana: «Ottaviani è stato sicuramente un maestro di vita – ricorda Scorzoso – oltre che un simbolo dell’atletica master nel mondo. Un amico, che dava sempre messaggi di saggezza e positività. La vita è bella, come ci ha insegnato Peppe, e va vissuta con il sorriso».
I funerali di Giuseppe Ottaviani si terranno lunedì 20 luglio alle 18 nella chiesa parrocchiale di Sant’Ippolito.