MAROTTA – Mai più carabinieri costretti a operare da soli in scenari in cui la propria incolumità venga messa a repentaglio. Il sindacato dei Carabinieri Unarma Marche interviene duramente sui gravi fatti di Marotta, con la maxi rissa all’alba del 7 agosto davanti alla discoteca Miu, in cui sono rimasti feriti due militari del Norm di Fano. Un fatto gravissimo, che mostra ancora una volta come sia insufficiente la tutela per gli uomini e le donne in divisa, chiamati a svolgere un ruolo delicatissimo e pericoloso, ma senza la possibilità di difendersi e troppo spesso, assolutamente numericamente insufficienti.
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«Lussazioni, traumi cranici ed escoriazioni dei carabinieri intervenuti dopo una violenta rissa con feriti gravi, ora basta sacrificare gli operatori in divisa, spesso costretti ad operare da soli nei weekend estivi senza supporto di altre pattuglie per carenza di organici». Unarma Marche non ha dubbi e interviene su un argomento già ampiamente dibattuto, quello della carenza degli organici che rivela tutti i suoi limiti in episodi come quello avvenuto a Marotta.
«Ennesimo fatto gravissimo capitato in servizio alla pattuglia del Norm della Compagnia Carabinieri di Fano (Pesaro Urbino), che riportano ferite e contusioni in varie parti del corpo – scrive il segretario generale di Unarma Marche Paolo Petracca -; le Marche necessitano di più personale in divisa. Come in questi casi e come racconta la cronaca nazionale, gli interventi in situazioni di assembramento nei pressi di locali notturni hanno esiti sempre più cruenti, dove la sicurezza dei Militari è messa a dura prova sia dal punto di vista fisico che dalle condizioni in cui sono costretti ad operare, con un rapporto di due contro diverse decine di giovani, dove per la stragrande maggioranza delle situazioni sono sotto gli effetti di droghe ed alcool».
Petracca esprime la solidarietà di Unarma verso i due militari rimasti feriti a seguito dell’intervento per rissa con accoltellamento avvenuto fra cittadini di nazionalità albanese e nigeriana nei pressi della discoteca Miu. «I militari si sono trovati di fronte non solo la ferocia dei cittadini stranieri, ma anche di tanti ragazzi che in stato di ebrezza tiravano bottiglie, per partito preso a favore di una fazione o dell’altra, e dove a farne le spese sono stati gli operatori di Polizia che per garantire in modo esemplare la sicurezza, hanno riportato ferite guaribili in 20 e 15 giorni. Da evidenziare che la ferocia delle decine di stranieri è arrivata addirittura al punto di introdursi nell’autovettura di servizio dove l’autore dell’accoltellamento era custodito dai militari prontamente intervenuti e per tale intento di linciaggio la stessa autovettura è stata resa inutilizzabile».