Pesaro

Maxi rissa a Marotta al Miu, i 4 arrestati restano in carcere: «Socialmente pericolosi e in grado di reiterare i reati»

Il presunto accoltellatore, F.G., 26 anni, albanese, residente ad Ancona, nell'interrogatorio ha cercato di scaricare su altri la responsabilità del ferimento di un ragazzo senegalese

Un fermo immagine della rissa a Marotta

MAROTTA – “Potrebbero reiterare il reato e per questo devono rimanere in carcere”. Con questa motivazione il gip di Pesaro Giacomo Gasparini ha convalidato nella giornata del 10 agosto gli arresti di due albanesi, un senegalese e un dominicano, convolti nella maxi rissa culminata con un accoltellamento.

I fatti, oramai ben noti, si sono consumati all’alba del 7 agosto nel parcheggio del discodinner “Miu miu” di Marotta. Il presunto accoltellatore, F.G., 26 anni, albanese, residente ad Ancona, nell’interrogatorio ha cercato di scaricare su altri la responsabilità del ferimento di un ragazzo senegalese all’interno del locale: affermerebbe di esser stato aggredito da un gruppo di africani; il 26enne resta, secondo l’accusa, l’unico indiziato del tentato omicidio.

Le condizioni del ferito, un senegalese residente a San Severino Marche, stanno migliorando e appena sarà possibile verrà interrogato dalla Procura. Gli altri tre arrestati, M.S, 26 anni, albanese, residente ad Ancona, il senegalese S.D., dell’Anconetano e M.B., dominicano, devono rispondere di rissa, lesioni, resistenza e danneggiamenti. Per tutti e quattro, il pm aveva chiesto la custodia cautelare in carcere perché socialmente pericolosi e in grado di reiterare i reati.