Pesaro

Pesaro: dal Miur 5,5 milioni di euro per il restauro di Palazzo Olivieri, sede storica del Conservatorio dal 1892

Previsti interventi straordinari di tipo strutturale, insonorizzazione, redistribuzione degli spazi. Giordano: «Entro 3 anni lavori completati»

La conferenza stampa al Conservatorio

PESARO – Al Conservatorio Rossini di Pesaro 5,5 milioni di euro per lavori di ristrutturazione e manutenzione di Palazzo Olivieri, sede dell’istituto per la formazione musicale dal 1892.

Nel dicembre del 2020 grazie all’emanazione di un emendamento bipartisan tra maggioranza ed opposizione, fortemente sostenuta dal Sindaco del Comune di Pesaro Matteo Ricci e dal Presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta, nella legge 178 del 2020 all’art. 1 viene inserito il comma 535 con il quale nel bilancio dello stato per il 2021 si approva un fondo di 7 milioni di euro da destinare «alla copertura delle spese per interventi strutturali e di messa in sicurezza nonché di manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici di particolare valore storico-artistico che non sono di proprietà dello Stato e che ospitano conservatori musicali».

Il settecentesco Palazzo Olivieri con le sue sale affrescate (Galleria degli uomini e donne illustri pesaresi e Sala dei Marmi) e le nobili scalinate rientra appieno nella categoria degli «edifici di particolare valore storico-artistico» ragion per cui il Conservatorio può aspirare ad un contributo. Presentata la propria candidatura secondo i parametri definiti dal decreto MUR-MEF dell’11 febbraio 2021 (n. 150), il 29 novembre 2021 il Conservatorio risulta assegnatario di un finanziamento dell’importo di 5.530.000 euro, ossia la quasi totalità del fondo previsto dal bilancio, a dimostrazione dell’importanza della sede e della validità del progetto presentato. La notifica del finanziamento giunge al Conservatorio il 23 dicembre 2021.

«Questo risultato segna l’inizio di una nuova fase per l’Istituto. Innanzitutto è il frutto di uno sforzo corale – sottolinea il Presidente del Conservatorio Salvatore Giordano, da poco riconfermato nella sua carica a guida dell’Istituto pesarese – è grazie alla sinergia che si è creata tra il Conservatorio Rossini, la Fondazione Rossini e il Comune di Pesaro che è stato possibile raggiungere con successo questa prima tappa. Sulla base del lavoro realizzato in anni precedenti è stato possibile presentare un dossier ineccepibile, come dimostra la somma concessa all’Istituto, quasi il 90% dei fondi stanziati».

Si tratta di una prima tappa di un percorso che vedrà il Conservatorio impegnato nei prossimi tre anni in importanti lavori di ristrutturazione.

In concreto si prevedono interventi straordinari di tipo strutturale, con adeguamento alle normative vigenti sulla sicurezza, a fianco di lavori di manutenzione ordinaria: dalla sistemazione delle coperture all’insonorizzazione e al riscaldamento ad aerazione delle aule, dalla climatizzazione dell’Auditorium Pedrotti al restauro degli esterni e degli infissi; inoltre, rifacimento di impianti e parziale redistribuzione degli spazi funzionali alle esigenze didattiche.

Il 10 febbraio 2022, a distanza di meno di un mese dall’accettazione del finanziamento, il Consiglio di amministrazione del Conservatorio ha già attribuito gli incarichi ai professionisti, coordinati dall’ing. De Angelis, il quale svolgerà la funzione di RUP (Responsabile unico del procedimento). «L’obbligo di concludere i lavori entro 3 anni – chiude il Presidente Giordano – richiede al Conservatorio di muoversi con tempestività; si confida che, dato il vincolo a cui Palazzo Olivieri è sottoposto, la Soprintendenza dei Beni culturali sia vicina alle richieste dell’Istituto e ci aiuti ad essere celeri nelle procedure burocratiche così da poter realizzare il progetto nei tempi previsti.»

Nel 2022 ricorre il 140° anno di attività didattica dell’Istituto che, come in passato, continua ad attirare allievi da tutte le parti del mondo: dai 40 allievi del 1882 ai circa 700 di oggi, con un 10% di allievi stranieri provenienti da Russia, Cina, Georgia, Romania, Russia, a cui si uniscono gli allievi stranieri del programma Erasmus, segno dell’immutato riconoscimento dell’alto valore dei corsi del Conservatorio. Alla guida degli allievi 124 docenti, unitamente allo staff amministrativo e tecnico.

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