PESARO – Viale Trieste il cuore dell’estate pesarese. L’idea della lista civica Una città in Comune è quella di togliere le auto per favorire la mobilità sostenibile e un punto di attrazione anche commerciale.
L’Assessore Enzo Belloni ha incontrato i residenti ed esercenti rispetto al tema della chiusura al traffico di viale Trieste. «La situazione attuale impone agli esercizi commerciali un uso diverso degli spazi, e alle persone il distanziamento fisico. Possiamo sfruttare questi obblighi per ragionare sulla città che verrà».
«Proviamo anche a guardare avanti – aggiunge il consigliere Comunale Sergio Castellani -. La chiusura di viale Trieste è importante sotto diversi aspetti: oggi più che mai è valida l’equazione più persone più attrattiva più commercio più posti di lavoro, mentre si rafforza e migliora la viabilità a piedi e in bicicletta tra Centro e Porto, già proposta nel nostro Programma Elettorale e fortemente richiesta dal Consiglio di Quartiere 11 Porto-Mare».
«Oggi è difficilissimo immaginare come potranno essere gli eventi organizzati, uno dei punti di forza di Pesaro – interviene Camilla Murgia, consigliere comunale della Lista Civica -. Puntiamo allora sul nostro patrimonio ambientale. Consentire ai cittadini di usufruire, secondo le regole, dello spazio di fronte al mare, uno dei nostri vanti, non è solo migliorare la qualità della vita generale: significa riorganizzare tutta la zona costiera con una visione lungimirante».
«Veniamo criticati da alcuni per le nostre idee sui parcheggi – conclude Belloni -. Voglio specificare due cose: puntiamo a togliere le auto da viale Triste, utilizzando come parcheggio uno spazio a Villa Marina, migliorando la vita a cittadini ed esercenti, ma non possiamo eliminare in un colpo solo le auto, strumento prezioso per chi non può andare a piedi o in bicicletta (anziani, disabili, chi abita lontano, chi ha bambini piccoli, residenti in zona). Altro punto non è un provvedimento a se stante: creare uno spazio per le auto ai bordi di Baia Flaminia, ad esempio, vuol dire rendere quel quartiere più fruibile da chi viene da fuori, migliorando la vita di chi ci abita e di chi vuole frequentare i suoi locali, ampliando gli spazi utili e rispettando il distanziamento tra le persone. Rendere Baia Flaminia più vivibile e non solo più vissuta, promuovere la socializzazione nel pieno rispetto delle norme, aiutare le attività commerciali, ci sembra una bella proiezione verso un futuro che ci auguriamo migliore, dopo il Virus».