PESARO – Le razzie nelle aziende agricole, pensavano di restare impuniti dopo quasi un anno ma sono stati presi.
Avevano colpito in alcune aziende agricole nella zona di Mombaroccio trafugando gasolio, attrezzi agricoli e materiale vario. Adesso, a distanza di 10 mesi, la polizia ha arrestato la banda ritenuta responsabile dei colpi. Colpi che non si sarebbero limitati alle aziende agricole delle campagne del Pesarese spaziando anche nel Riminese, nella vicina provincia di Forlì-Perugia e ancora nel Lazio e in Umbria. E proprio dall’Umbria, in provincia di Perugia, è partita l’indagine della polizia che ha fatto scattare l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in provincia di Caserta nei confronti di sei persone. Si tratta di cinque romeni, di età compresa tra i 32 e i 39 anni, e di un pakistano di 40 anni. Un romeno era già in carcere a Santa Maria Capua Venere, quattro lo hanno raggiunto nelle stessa struttura, un sesto risulta irreperibile.
Devono rispondere dei reati di furto aggravato e di tentato furto in concorso impossessandosi complessivamente di merce per un valore di oltre 265mila euro.
La visione dei filmati di videosorveglianza e gli ulteriori approfondimenti svolti, hanno consentito di risalire all’identità dei tre romeni e del pakistano. L’attività investigativa è poi proseguita anche attraverso l’ascolto di numerose intercettazioni telefoniche e all’analisi dei sistemi Gps dei cellulari. I quattro, insieme agli altri due romeni sono ritenuti gli esecutori materiali di altri furti in aziende agricole a Bertinoro, Viterbo, Rimini e Cesena, tutti avvenuti tra il giugno e l’agosto scorso. A Mombaroccio avrebbero colpito tra il 13 e 14 agosto scorso ma si indaga anche su altri furti avvenuti nella zona. Nello specifico i ladri, agendo di notte e utilizzando quasi sempre strumenti da scasso, si introducevano nelle aziende per rubare gasolio (oltre 1500 litri), cavi elettrici per una lunghezza totale di oltre 9 chilometri, tre furgoni ed attrezzature da lavoro agricolo.