MONDOLFO – Aumentano i casi di strutture per anziani dove si registra un alto numero di ospiti positivi al coronavirus. Dopo la situazione drammatica di Cingoli, dopo il caso dei nove pazienti a San Marcello e dei ben 23 alla struttura per anziani di Montemarciano, solo per citarne alcune, anche nella casa di riposo “Nella Carradorini” nel comune di Mondolfo si sono registrati diversi tamponi positivi. In particolare nel weekend tra sabato 21 e domenica 22 sono stati effettuati diversi test agli ospiti che presentavano sintomi all’interno della struttura: su 20 sintomatici, ben 16 sono risultati positivi. L’esito dei tamponi si è avuto durante la giornata di lunedì 23 marzo e la notizia è stata confermata dal sindaco Nicola Barbieri.
Di concerto con la cooperativa Cooss Marche, che ha in concessione il servizio come in altre strutture dell’intera Regione Marche, sono stati richiesti all’Asur i tamponi per tutti gli altri anziani ricoverati a Mondolfo – sono una sessantina in totale -, ma per il momento verranno effettuati solo su chi presenta i sintomi.
«Tutto è scoppiato negli ultimi giorni – commenta il primo cittadino di Mondolfo – All’inizio ci erano stati mandati solo una decina di tamponi su 18 che presentavano sintomi e, solo dopo la nostra insistenza, ne sono arrivati altri. Ora la situazione è di 20 sintomatici di cui 16 anziani sono risultati positivi. Solo due sono stati ricoverati in ospedale – continua Barbieri – gli altri positivi rimangono all’interno della casa di riposo e a loro non verrà effettuato il tampone finché non mostrano sintomi respiratori importanti. Ma questo non mi sembra il corretto modo di agire, perché tra poco diverrà un problema: chi non è sintomatico oggi, potrebbe divenirlo domani e quando verrà fatto il tampone potrebbe essere già tardi».
Anche tra il personale che opera nella struttura ci sono diversi operatori in quarantena e almeno quattro positivi.
Non è una situazione facile da gestire, anche perché i familiari, che da giorni non possono far visita ai propri cari per evitare il rischio di contagi, hanno ripetutamente chiamato la struttura e il sindaco per avere le risposte e le rassicurazioni del caso.
Tra le richieste all’Asur c’è anche quella di mandare almeno un medico che possa controllare i pazienti sintomatici ricoverati ancora alla “Nella Carradorini” di Mondolfo: al momento infatti manca chi effettua le visite: «speriamo anche su questo punto che ci possa essere a breve un riscontro positivo, perché basterebbe anche un solo medico per poter capire bene la situazione nella casa di riposo» ha detto il sindaco, non escludendo la possibilità di personale sanitario dell’esercito.
Nel frattempo sale a cinque il drammatico conto dei concittadini di Mondolfo deceduti dall’inizio dell’emergenza coronavirus: si tratta di un 66enne morto all’ospedale di Senigallia, di una 80enne deceduta a Camerino, di un 79enne, un 80enne e una 83enne che erano ricoverati al polo ospedaliero pesarese Marche Nord. «Il pensiero – conclude Barbieri – va ai 5 nostri concittadini che avevano contratto il coronavirus e che purtroppo sono deceduti. Tutta la comunità si stringe attorno ai loro cari e alle loro famiglie in questo momento di dolore. L’invito che faccio a tutti è sempre lo stesso: limitiamo gli spostamenti ed evitiamo di uscire dalle nostre abitazioni, se non nei casi strettamente necessari».