Pesaro

Movida Pesaro, c’è l’ordinanza ma è guerra di decibel. Apa Hotels: «Disagi, mancano i controlli»

Dopo il provvedimento del Comune per limitare il rumore, la situazione non è migliorata. Costantini: «I turisti si lamentano»

Il lungomare con il profilo dell'hotel Imperial

PESARO – Guerra di decibel, nonostante l’ordinanza non mancano ancora le proteste. Come conferma l’Apa Hotels, con il presidente Paolo Costantini.

Veniamo all’antefatto. Il Comune ha pubblicato qualche giorno fa l’atto che corregge la movida 2023 con una serie di limitazioni sui tetti dei decibel in zona mare. Il nuovo regolamento è una mediazione condivisa tra albergatori e gestori dei locali che possa conciliare le differenti esigenze della movida con il quieto riposo dei turisti.

In alcune zone la musica potrà rimanere accesa fino alle 3 di notte: Porto, Baia Flaminia e Sottomonte, ovvero le altre zone calde della movida. Il provvedimento riveduto consentirà dunque per l’estate 2023 l’ascolto della musica, compresa musica dal vivo e karaoke (ma fino a mezzanotte), fino alle tre di notte nelle seguenti zone: viale Trieste, precisamente dalla zona di Villa Marina sul lungomare di Ponente e fino a Baia Flaminia con via Caboto, via Lungofoglia delle Nazioni, viale Parigi, viale Berna, largo Berlino, via Bruxelles, viale Londra e piazza Europa, compresa e inclusa l’area portuale.

E ancora Strada delle Marche, ovvero il tratto terminale di Levante e Sottomonte, e precisamente dall’inizio della pista ciclabile, dopo la rotatoria di viale Trieste lato Fano fino al confine con il Comune di Fano. L’area del tratto terminale di viale Trieste-porto, così come Baia Flaminia e alcune zone di Sottomonte, rappresentano gli spazi cittadini dove in estate si concentra la movida dei giovani e dove locali e chioschi sulla spiaggia fanno musica e serate.

L’ ordinanza inserisce, con la deroga dell’ascolto, musica fino alle tre anche lungo la strada Panoramica, ovvero l’area del parco San Bartolo, ad esclusione dei centri abitati e centri storici minori, poi zona Torraccia e aree industriali, l’area della stazione ferroviaria che gravita attorno al piazzale Falcone Borsellino.

Ecco però i limiti di decibel. Nello specifico da domenica a giovedì fino alle 24, il limite è di 65 decibel, da mezzanotte alle tre 55 decibel. Mentre il venerdì e il sabato fino alle 24, il limite è di 70 decibel, poi progressivamente si va in calando: fino all’una il massimo consentito è 65 decibel, dall’una alle due 60, dalle due alle tre 55. In tutto il resto della città, compreso dunque il lungomare Trieste nei tratti di Ponente e di Levante, la musica è consentita per tutta la settimana fino a mezzanotte con limite di 60 decibel, che scende a 55 decibel il venerdì e il sabato quando la fascia d’ascolto si estende da mezzanotte all’una.

A due settimane dal provvedimento le cose non sembrano migliorate come spiega Paolo Costantini, presidente Apa Hotels Pesaro: «Abbiamo firmato un regolamento insieme, condiviso. Ma i problemi del chiasso e dell’ordine pubblico notturno rimangono. Purtroppo non ci sono controlli e senza questi si creano disagi. Riceviamo le lamentele dei turisti e vacanzieri, non sono queste le condizioni adatte per attrarre i visitatori. L’auspicio è che ci possano essere controlli e rientrare nei limiti dell’ordinanza».

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