Pesaro

Mucillaggini, Vitri e Ruggeri: «La Regione non risponde sui ristori al comparto pesca e turismo»

La consigliera Pd e M5S: «Reti vuote e disdette per gli hotel. Si attinga dal fondo d'emergenza, le altre Regioni lo hanno fatto»

PESARO – Mucillaggini, pesca e turismo in difficoltà. Le consigliere Micaela Vitri (PD) e Marta Ruggeri (M5S) incalzano la Regione. «Sostenga i comparti della pesca e del turismo reduci da un’estate tragica a causa del fenomeno della mucillagine. Siamo deluse dall’intervento dell’assessore Antonini perché nessuna risposta è arrivata sui ristori alle attività economiche colpite da gravi perdite di fatturato».

«Come Gruppo Pd Marche – prosegue Vitri – abbiamo presentato, anche con il mio contributo, un’interrogazione (prima firmataria Manuela Bora), che ha posto alla Giunta Acquaroli quattro quesiti: ricognizione del fenomeno per verificare i danni, indennizzi per i lavoratori del comparto, richiesta al Governo nazionale di istituire lo stato di calamità, la pianificazione in ottica futura di interventi urgenti per gestire il problema. Mi fa piacere che la Regione abbia avviato, in collaborazione con il CNR, una verifica dell’impatto delle mucillagini nella costa adriatica e stia valutando di richiedere al Governo lo stato di calamità, ma nessuna risposta è stata data sui ristori alle attività economiche e ai lavori del turismo e della pesca. Attinga risorse dal fondo di riserva, previsto dall’Allegato 13 del Bilancio di Previsione 2024-2026 della Regione Marche, per calamità naturali, emergenze e oneri indifferibili e urgenti non prevedibili in sede di programmazione di bilancio che non impegnano i bilanci futuri con carattere di continuità. Come ha fatto presente anche il Comune di Pesaro i pescatori si sono ritrovati a uscire in mare, quindi spendendo per il gasolio, per poi rientrare con le reti e il motore delle imbarcazioni danneggiati. Pur non essendo inquinante, la mucillagine ha determinato un rischio per il turismo balneare perché ha reso non attrattiva se non improponibile la balneazione, esponendo gli operatori del settore a frequenti disdette delle prenotazioni anche all’ultimo minuto».

Le conseguenze economiche sono state rilevanti. «Il mio atto – precisa Ruggeri – nasce dall’ottimo lavoro dell’assessora con delega alla pesca del Comune di Pesaro, Francesca Frenquellucci, e dalla Commissione Ambiente, presieduta da Lorenzo Lugli, nel tentativo di tenere insieme gli interessi economici e la salvaguardia dell’ambiente marino visto che l’accrescimento di organismi vegetali consuma l’ossigeno disciolto in acqua, rendendo l’ambiente inospitale per pesci e molluschi. Emila-Romagna, Veneto e Friuli, ugualmente colpite, già il 12 luglio hanno organizzato un incontro con la partecipazione dei rispettivi Assessori regionali e le associazioni che rappresentano le imprese di pesca, nel quale sembrerebbe essere stato prodotto un documento, indirizzato direttamente al Ministero, con una serie di proposte e azioni per fronteggiare il fenomeno e allo stesso tempo garantire indennizzi per il settore della pesca».

Vitri e Ruggeri chiudono: «La Giunta Acquaroli non perda altro tempo e stanzi risorse immediate per ristorare le attività economiche e tutelare i lavoratori».

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