PESARO – Contributi per i nidi, i soldi arrivano.
«Meglio tardi che mai. Dopo tanti solleciti e richieste, dentro e fuori dall’aula del Consiglio regionale, ringraziamo la Regione Marche e l’assessora Biondi per avere accolto le nostre richieste» dice Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza sugli stanziamenti annunciati dalla Regione Marche a favore dei servizi educativi 0-6 anni.
«Con due anni di ritardo le Marche iniziano ad adeguarsi agli stanziamenti di altre Regioni vicine, o meglio così hanno promesso in aula, dato che a bilancio al momento è indicato zero alla voce dei finanziamenti 0-6 anni. La Regione Marche ha annunciato infatti di portare al 50%, tramite i fondi Fesr, la compartecipazione ai fondi nazionali erogati dal Ministero per supportare i Comuni per la fascia 0-6 anni».
«Dopo tanto reclamare siamo soddisfatte che la nostra battaglia e la nostra voce sia arrivata all’assessora Biondi e che si sia capito finalmente quanto la Regione sia importante per assicurare risposte adeguate alle famiglie, specialmente quando si tratta di fascia 0-6. Da anni infatti chiediamo l’aiuto degli enti preposti al servizio scuola e infanzia, lo Stato e la Regione che, insieme agli enti locali, garantiscono servizi essenziali e che, come successo con le recenti criticità di posti dei nidi, rappresentano bisogni nuovi ed impellenti che i Comuni in questi anni hanno dovuto affrontare autonomamente».
«Sarebbe stato importante che la Regione avesse comunicato questa intenzione mesi fa, quando gli enti locali si organizzano per il nuovo anno scolastico e costruiscono bilancio e servizio, ma è comunque un segnale positivo: anche ad Ancona hanno capito quello che reclamiamo da tempo ovvero che le necessità delle famiglie fossero cambiate e che fosse necessario incrementare i fondi e allargare le vedute, come abbiamo fatto negli ultimi anni nel Comune di Pesaro nonostante la Regione fosse quasi assente».
«Ora aspettiamo l’ufficialità della notizia, augurandoci che le tempistiche di comunicazione siano rapide e congrue con quelle di programmazione degli enti locali».