Pesaro

Nasce La Voce del Miralfiore: «Il parco pesarese è un patrimonio, non un luogo di spaccio»

L'associazione non ci sta a far passare il polmone verde come il luogo delle droghe: «Tante possibilità ricreative»

Il parco Miralfiore

PESARO – Degrado al parco Miralfiore, nasce l’associazione “La voce del Miralfiore”. È il parco più grande della città, ma spesso teatro di fatti di cronaca tra spaccio e ritrovamenti di stupefacenti, denunce e arresti.

L’associazione vuole provare a cambiare passo. «Tanti additano il Miralfiore come “il parco dello spaccio, dove girano coltelli e spranghe…”.

Il Parco Miralfiore, anziché essere chiamato con il proprio nome, viene nominato il “parco dello spaccio”. Non è necessario che si riduca il polmone verde della città di Pesaro a luogo di spaccio, come ormai una certa fetta di opinione pubblica tende a fare, e se anche una certa stampa rinforza questa idea non si fa un buon servizio.

Il Miralfiore è molto di più: rappresenta per la comunità un patrimonio storico e ambientale, amato dai cittadini per la sua bellezza e per le possibilità ricreative e culturali che offre, luogo da conoscere, tutelare e valorizzare. Oltretutto non è sicuramente zona esclusiva per la triste pratica dello spaccio. Chiediamo, non solo in difesa e a sostegno del Parco, ma anche nel rispetto dei lettori, che le informazioni vengano presentate in modo più obiettivo e meno sensazionalista.

E vorremmo concludere con alcuni interrogativi: perché derubricare il grave e sempre più diffuso fenomeno dell’uso di sostanze psicotrope, al piccolo spaccio che avviene nel parco più bello della città? Vogliamo fingere di non sapere che quella è solo la punta di un gigantesco iceberg, come più volte ripetuto anche dalle stesse forze dell’ordine? Ma soprattutto, sarà il caso di fare prevenzione e cominciare ad indagare sulle cause che portano sempre più pesaresi, di età e ceti diversi, all’uso di stupefacenti, e non di concentrarsi solo sulla pur giusta condanna dei terminali finali?».