Pesaro

No vax perquisiti: c’è anche un dipendente ospedaliero di Fano

Nell'indagine sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione a delinquere con l'aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi

la chat di telegram chiusa
la chat di telegram chiusa

FANO – C’è anche un inserviente d’ospedaliero pesarese tra le persone ‘No Vax’ e ‘No Green Pass’ perquisite nella giornata del 15 novembre dalla polizia in varie città italiane nell’ambito dell’inchiesta della procura di Torino nei confronti dei più radicali affiliati al canale Telegram “Basta Dittatura”.

Si tratta di un 55enne di Fano. Le perquisizioni, condotte dalla polizia postale e dalla Digos, sono scattate anche nell’abitazione dell’uomo dove è stato sequestro il pc, i cellulari ed altra strumentazione informatica. L’uomo lavora come inserviente al Santa Croce, incensurato, non era noto alle forze dell’ordine. Al momento sono 17 gli hater veicolatori di odio social e peggio indagati al momento in tutt’Italia.

Nell’indagine sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi. Nella chat sono emersi deliri che vanno dall’odio contro le femministe (ritenute la causa del dilagare della droga), l’auspicio di «fucilazioni», «impiccagioni», «gambizzazioni» ma anche l’augurio e la ‘speranza’ di una nuova marcia su Roma. Nel mirino dei contestatori ci sono la classe politica, i media ma anche i sanitari ‘assoggettati’, a loro dire, alla cosiddetta dittatura vaccinale.