Pesaro

Pesaro, a processo per non aver rimosso l’amianto. ONA si costituisce parte civile

L'avvocato Guidi e la presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto sezione Pesaro Sacchi: «Vogliamo tutelare i cittadini, l'esposizione provoca malattie»

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Lastre di amianto

PESARO – Non rimuove l’amianto, proprietario di uno stabile a processo. Il Comitato ONA sezione di Pesaro (Osservatorio Nazionale Amianto) è stato ammesso come parte civile nella persona del presidente Elisabetta Sacchi nel procedimento penale contro il proprietario di un manufatto industriale abbandonato nel quartiere di Muraglia, con il patrocinio dell’avvocato Christian Guidi del Foro di Rimini. Il Comune aveva ordinato la bonifica, ma dopo anni l’immobile è rimasto tale.

Il sito di Muraglia al centro del processo

«La vicenda trae origine dalla segnalazione alla associazione di alcune persone che vivono in prossimità del manufatto preoccupate giustamente per la salute propria e dei propri figli – dice ONA Pesaro. Sacchi si è attivata segnalando dapprima al Comune di Pesaro e alla AUSL competente la criticità affinché intervenissero coercitivamente per costringere il proprietario dell’immobile abbandonato a mettere in sicurezza il sito. Ha in seguito provveduto a depositare denuncia querela grazie alla quale è stato avviato questo procedimento. Questa costituzione sarà il primo atto di una lunga battaglia che ONA Pesaro vuole perseguire per la tutela di tutti i cittadini. Oggi è stato il modo migliore per festeggiare l’approvazione della legge costituzionale che inserisce un rafforzamento della tutela dell’ambiente e della salute, in quanto strettamente correlati l’una all’altro».

La presidente ONA Sacchi precisa: «Nonostante Ona Pesaro si sia costituita da poco più di un anno, abbiamo avviato una serie di iniziative per incidere profondamente sul territorio attenzionando criticità alle locali Ausl ed Enti pubblici quali il Comune di Pesaro. Ci siamo fatti portavoce di numerose segnalazioni di privati cittadini che hanno visto perdere un proprio caro per malattie connesse all’esposizione da amianto e avviare politiche e buone prassi per la rimozione e la messa in sicurezza delle coperture in amianto specie di quelle in prossimità delle abitazioni e dei luoghi di lavoro. Abbiamo collaborato e collaboriamo con la Regione Marche e i comuni della provincia di Pesaro per l’elaborazione della mappatura dei siti a rischio amianto, nonché la creazione di un fondo per incentivare la rimozione dei manufatti pericolosi per la salute. Dobbiamo registrare che alcuni Comuni sono più sensibili alla problematica di altri tanto che abbiamo ad esempio partecipato al monitoraggio dell’aria avviato dal Comune di Tavullia (PU) in particolare alle zone industriali e artigianali insistenti sul suo territorio. Il tema della bonifica dei siti industriali anche dismessi e degli immobili pubblici è dirimente e da affrontare con seria tempestività, perché il rischio di esposizione non è limitato soltanto agli abitanti delle palazzine adiacenti alle coperture in amianto, ma anche ai cittadini che abitano nelle zone limitrofe. Siamo di fronte a un terribile pericolo di cui non tutti sono consapevoli e informati. Questo processo è l’occasione per ribadire che noi ci siamo e siamo vicini a tutti coloro che ne avessero bisogno o volessero segnalarci criticità».

Per ogni informazione sulla associazione è possibile contattare il telefono mobile 349.4578062 o la email comitatoonapesaro@virgilio.it presenti sulla pagina Facebook di ONA Pesaro.

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