Pesaro

Nuova Fano sull’inquinamento all’Arzilla: «Le vasche di contenimento un flop da un milione e mezzo di euro»

Dopo lo sversamento in mare delle acque nere della settimana scorsa, il Comune è dovuto correre ai ripari con delle ordinanze che hanno vietato la balneazione in diversi punti in quanto l'acqua era ricca di batteri fecali e quindi pericolosa per l’uomo

alta concentrazione di batteri fecali (Foto di Cocu Yeah da facebook)
Alta concentrazione di batteri fecali (Foto di Cocu Yeah da facebook)

FANO – Le vasche di contenimento e l’inquinamento dell’Arzilla sfociato in mare dopo i nubifragi della settimana scorsa nel mirino di Nuova Fano. La minoranza politica attacca duramente l’amministrazione locale per la gestione dell’evento climatico, etichettando quanto accaduto come «l’ennesima figuraccia a cui l’Amministrazione Comunale, come al solito, sta cercando di mettere una pezza facendola passare per un vestito».

Dopo lo sversamento in mare delle acque nere della settimana scorsa, il Comune è dovuto correre ai ripari con delle ordinanze che hanno vietato la balneazione in diversi punti in quanto l’acqua era ricca di batteri fecali e quindi pericolosa per l’uomo.

A finire sotto la lente d’ingrandimento della minoranza politica le vasche di contenimento: nonostante le parole dell’assessore Brunori, per Nuova Fano sono state un flop nel momento del bisogno: «Come si fa a dire che l’opera della vasca di contenimento costata un milione e mezzo di euro ha fatto il suo lavoro egregiamente quando la motivazione della sua realizzazione, che rientra nel progetto “watercare” a cui ASET ha aderito, era proprio quella di ridurre l’impatto della contaminazione ambientale microbiologica nelle acque di balneazione, derivante da abbondanti precipitazioni immesse nella rete locale di scolo, con conseguente immissione in mare ed il miglioramento della qualità dell’acqua delle aree urbane(così è riportato nella spiegazione inserita dalla società municipalizzata)».

«Crediamo che nel progetto della costruzione della vasca – incalza Nuova Fano – avrebbero dovuto prevedere situazioni straordinarie, come quella accaduta, e individuare tutti quegli scarichi di acque nere esistenti lungo il percorso del canale e intervenire. Crediamo che spendere un milione e mezzo di euro (soldi pubblici) abbia come presupposto il senso di responsabilità e quindi prevedere anche l’impossibile».

E ancora: «L’Assessora preposta si giustifica dichiarando che la vasca ha contenuto le acque come doveva, peccato però che nel mare e addosso ai turisti bagnanti è arrivato il resto, sporcizia mista a escrementi fecali. Un fatto grave e una cattivissima pubblicità per la terza città delle Marche. Il risultato di Arpam è inequivocabile e non ci sono giustificazioni che tengono. Da anni l’Arzilla è penalizzata anche con divieti di balneazione ma questa amministrazione tanto attenta, con la bocca, all’ambiente per intervenire doveva aspettare che la cosiddetta cacca si facesse vedere con tutto il suo splendore maleodorante e proprio nel periodo turistico del mare?».

E concludono con una esortazione al primo cittadino Seri: «Ora il sindaco invece di chiudersi nel silenzio, cerchi i responsabili e intervenga concretamente. Non lo chiedono solo la Nuova Fano ma anche i cittadini fanesi che sono parte integrante di questa città stufi di dover sentire ogni volta giustificazioni».

© riproduzione riservata