PESARO – Nuova Questura, la palla passa al Ministero dell’Interno e all’Agenzia del Demanio. Il sindaco Matteo Ricci ha spiegato nel corso di una conferenza stampa i motivi dell’azzeramento del progetto all’Ex Intendenza di Finanza e ipotizzato due soluzioni alternative.
Si tratta di terreni che l’Agenzia del Demanio potrebbe acquisire tramite il diritto di superficie dal Comune di Pesaro. «Due aree pubbliche – spiega il sindaco -, che non necessitano di varianti urbanistiche». Le aree individuate dall’Amministrazione sono in Strada Pantano Castagni (zona Celletta ndr) e in via Gran Torino (zona Torraccia ndr).
«In questi anni c’è stata molta lentezza da parte dell’Agenzia del Demanio Regionale nel portare avanti il progetto della nuova sede della Questura, ci sono state poi complicazioni nel percorso organizzativo con l’intervento della Soprintendenza, ma il percorso sembrava essere arrivo alla conclusione. Fino a quando sono cambiati i vertici dell’Agenzia del Demanio, modificando anche la strategia. Per loro la Questura all’Intendenza non è economicamente vantaggiosa». Quindi ad oggi, il palazzo dell’Ex Intendenza di Finanza verrà riqualificata «più velocemente –commenta Ricci – e con un finanziamento più corposo del previsto, ma per farne uffici pubblici. Da un lato una buona notizia per la città, che vedrà sistemato un luogo chiuso da decine di anni. Dall’altro una cattiva notizia che vede azzerato il progetto della nuova Questura».
«In questi mesi abbiamo proposto al Demanio diverse soluzioni, palazzi già esistenti come la sede della Banca D’Italia o parte di Villa Marina, ma la risposta da parte del Ministero dell’Interno è stata negativa. L’unica possibilità è quella di cedere terreni comunali tramite il diritto di superficie. Spazi che prevedono già nel proprio piano regolatore la realizzazione di strutture a servizio pubblico per almeno 5.500mq». Dopo una ricerca, «sono emersi i due terreni, rispettivamente alla Celletta e vicino alla VitriFrigo Arena. Il Comune è pronto a mettere a disposizione gli spazi, ma la palla ora passa a chi ne ha la competenza – conclude Ricci -. Di un bene dello Stato ne deve occupare lo Stato. Se Prefettura, Questura e Agenzia del Demanio decideranno che la soluzione proposta può andare bene, andremo in Consiglio Comunale per discutere del diritto di superficie».