Pesaro

Nuovo assetto della giunta, Lega Pesaro: «Rimpasto dettato da esigenze di riequilibrio tra le correnti del Pd»

Rimpasto di giunta, la Lega critica il sindaco di Pesaro Ricci e parla di una bocciatura dei suoi: «Troppi annunci tanti ritardi sui cantieri. Pnrr partita chiave»

I consiglieri della Lega Pesaro, da sinistra: Biagiotti, Totaro, Dallasta, Andreolli e Marchionni

PESARO – Rimpasto di giunta, la Lega critica il sindaco Ricci e parla di una bocciatura dei suoi. «Quello operato da Ricci non è un semplice rimpasto, ma una vera bocciatura del sindaco stesso di parte della giunta che evidentemente, a suo giudizio, non ha brillato per rapidità ed efficienza. Preoccupa il rimescolamento di deleghe in alcuni settori chiave. Un avvicendamento tra assessori che segue solo una logica di equilibri tra le correnti interne al Pd. Ci auguriamo più umiltà e meno annunci per il 2022 sia da parte del sindaco che della sua giunta». Il gruppo consiliare della Lega di Pesaro, formato dai consiglieri Giovanni Dallasta, Andrea Marchionni, Roberto Biagiotti, Francesco Totaro e Dario Andreolli rispondono al sindaco sulla presentazione della nuova giunta. «Il rimpasto di fine anno non è un avvicendamento tra assessori dimissionari e new entry – spiegano – ma la presa d’atto di un’azione di giunta non soddisfacente soprattutto in alcuni settori strategici, a cominciare dai Lavori Pubblici ed Urbanistica. Aver tolto la delega ai Lavori Pubblici all’assessore Belloni, proprio l’inizio della stagione del Pnrr, è la dimostrazione lampante dell’insoddisfazione».

«Non solo – puntualizza la Lega – per i ritardi accumulati nei lavori pubblici cittadini (vedi Ponte dei cappuccini) come più volte denunciato dall’opposizione, ma anche per i troppi annunci andati a vuoto a cominciare dal cantiere senza fine del Palas. Sui lavori al vecchio Hangar infatti va in onda una telenovela di annunci dal 2015, culminata quest’anno con un ulteriore mutuo di 2,5 milioni di euro anche nel 2022. Dopo 6 anni di attese si è passati da una previsione di 4 milioni e mezzo agli 8 ipotizzabili per la chiusura del cantiere. Lo stesso vale per la sostituzione ai vertici dell’urbanistica dell’assessore Nobili (al quale certamente va riconosciuta la volontà di ascolto costante di tutte le forza politiche), settore chiave per la ripresa economica e per il bonus 110, che vivrà un cambio alla guida in un momento storico in cui la continuità avrebbe rappresentato certamente un valore.

A preoccupare, inoltre, il cambio nei servizi educativi dove l’esperienza dell’assessore Ceccarelli sarebbe stata utile in un momento difficile per il mondo della scuola che vive sulla propria pelle i disagi causati dalla pandemia. Purtroppo questo rimpasto non nasce per migliorare la squadra di Governo, ma per esigenze di riequilibrio tra le correnti del Pd, in costante fase congressuale. Più che gli occhi della tigre auspicati dal sindaco per la sua giunta sarebbero molto più importanti per il 2022 più umiltà e maggiore prudenza in modo da evitare di dover annunciare continuamente tutto ed il contrario di tutto salvo poi accorgersi che si è trattato dell’ennesima promessa non mantenuta».