Pesaro

Nuovo brano per la fanese Asia: «Bon Voyage ci ricorda di liberarci dai pregiudizi» – VIDEO

È online da qualche giorno il nuovo brano di Asia Antonietti, in arte semplicemente Asia, giovanissima cantautrice fanese che spopola su youtube

Asia Antonietti
Asia Antonietti

FANO – È online oramai da qualche giorno il nuovo brano di Asia Antonietti, in arte semplicemente Asia, giovanissima cantautrice fanese che sta raccogliendo non pochi consensi con i suoi pezzi. Il nuovo singolo si intitola “Bon voyage” ed è ascoltabile sulle principali piattaforme musicali, mentre il video è visibile sul canale youtube della cantautrice.

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L’artista, dopo il successo dei singoli Suicidio Gourmet, Instabilità e “Se stanotte morirò” stavolta racconta dei pregiudizi con cui a volte deve fare i conti il gentil sesso: «Ho scritto Bon voyage subito dopo un esperienza personale, era maggio 2022, ricordo che faceva molto caldo, vedevo a scuola ragazzi con i bermuda, mi sono chiesta, beh potrei mettere una gonna!…Dentro di me pensavo ‘ma non è fuori luogo, non è volgare, chissà cosa pensa la gente’ mi stavo limitando da sola, dovevo andare contro a queste mie credenze inutili; il giorno dopo sono andata a lezione con la gonna…mi sono sentita tutti gli occhi addosso con sguardi pieni di giudizio appena tornata a casa ero arrabbiata, mi vergognavo per essermi messa una gonna…da quel giorno ho iniziato a osservare la posizione della donna all’interno della società partendo in primis da casa mia, dal lavoro di mia mamma e dalle sue difficoltà per poi ampliare il tutto alla vita quotidiana di tutte le donne…»

Asia racconta anche il videoclip che accompagna il brano: «Il video è stato girato in un complesso lavorativo, fatto di uffici che rappresentano dei settori dove la parità di genere a mio avviso è ancora più sottile; ho voluto accanto a me donne che ballano con i pantaloni per rafforzare il mio pensiero muovendosi in modo sensuale, segno di libertà che esprime la loro essenza, libere dal pregiudizio, affinché la stessa sensualità possa non essere etichettata come gesto provocatorio e malizioso distaccandosi da modelli di condotta e preconcetti costruiti. Si alternano poi scene dove io cammino per la città osservando la situazione con sguardo rassegnato perché… lamentarsi non serve a nulla… tanto le cose stanno così».

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