PESARO – Nuovo ospedale di Pesaro, il cronoprogramma non è stato rispettato. Per questo l’opposizione ha depositato in Regione una interrogazione in cui chiede numeri, date, stato di avanzamento e scadenze sulla realizzazione delle strutture sanitarie ospedaliere e territoriali nella provincia di Pesaro-Urbino. A depositarla è il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) assieme a Micaela Vitri. Una serie di quesiti che comprende due aspetti fondamentali per il futuro della sanità pesarese: il progetto del nuovo ospedale di Pesaro e l’insieme di opere che la Regione si è impegnata a portare a termine con i fondi del Pnrr.
«A che punto è il bando di concorso per la progettazione dell’ospedale di Pesaro annunciato da mesi? – chiede Biancani – Era stato previsto entro la fine dello scorso anno e in base alle successive dichiarazioni di esponenti della Giunta, risalenti a febbraio, sarebbe stato pronto entro poco tempo». Per la costruzione del nuovo presidio è stato sottoscritto il 17 ottobre 2022 un accordo di programma fra la Regione Marche, il Comune di Pesaro, l’allora Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” e l’allora Azienda Unica Sanitaria Regionale. In base a questo accordo la Regione si occupa di tutti i livelli di progettazione ed inizialmente era stato dichiarato che il bando di concorso sarebbe stato avviato entro il 31 dicembre 2022. «La Regione – commenta Biancani – accumula ritardi, mettendo a rischio la realizzazione del nuovo ospedale».
Un capitolo a parte è quello relativo agli investimenti finanziati dal Pnrr. «Con la firma poco meno di un anno fa, il 30 maggio, del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis) – spiega Biancani – la Regione è divenuta formalmente il soggetto attuatore della Missione 6 Salute. Il Contratto comprende anche il cronoprogramma e scorrendo le date ci sono molti motivi per preoccuparsi. Il 31 marzo, ad esempio, è scaduto il termine per l’approvazione dei progetti per mettere a gara i lavori per le Case e per gli Ospedali di Comunità e sempre entro il primo trimestre del 2023 era fissato il via libera ai progetti per le Centrali operative territoriali. La Regione anche in questo caso sta accumulando ritardi, mettendo a rischio i fondi. Stiamo parlando di cifre importanti, dai 170 milioni di euro per il nuovo ospedale di Pesaro alle risorse per le reti di prossimità nel Pnrr, che nella nostra provincia superano i 14 milioni».
L’elenco degli interventi previsti nel Pnrr per la provincia di Pesaro-Urbino è suddiviso per distretti. Nel distretto di Pesaro sono previsti una Casa della Comunità a Galantara (2,5 milioni di euro), un Ospedale di Comunità a Mombaroccio (3,6 milioni di euro), una Centrale Operativa Territoriale a Pesaro (173.075.000 euro). Nel distretto di Urbino, a Cagli una Casa della Comunità (500.000 euro) e un Ospedale di Comunità (6.289.490.000 euro) e a Urbino una Centrale Operativa Territoriale (173.075.000 euro).
Infine nel distretto di Fano, una Casa della Comunità a Mondolfo (400.000 euro), una Casa della Comunità a Fossombrone (700.000 euro), una Centrale Operativa Territoriale a Fano (173.075.000 euro).
«In base al cronoprogramma – prosegue Biancani – entro il 30 giungo di quest’anno dovrebbero essere stipulati i contratti per la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali di Pesaro, Fano e Urbino, per poi essere pienamente funzionanti entro il 31 marzo del 2024. Mentre per quanto riguarda le Case e gli Ospedali di Comunità, il termine per l’esecuzione degli interventi è il 30 giungo del 2026. La Regione quando prevede l’inizio dei lavori? Questi ritardi difficilmente potranno essere recuperati e, se la scadenza resterà il 2026, il rischio è non riuscire a realizzare le strutture che lo Stato ha previsto nel nostro territorio. Resta la preoccupazione per la carenza di personale».