PESARO – Sanità, Fratelli d’Italia Pesaro respinge le accuse del centrosinistra al mittente.
Tutto prende le mosse dal consiglio monotematico sulla sanità convocato lunedì 6 novembre. «Anche se era a noi già chiaro il motivo di questa convocazione, quello che sospettavamo si è poi rivelato: aveva un carattere strumentale.
Il Sindaco, la giunta e i consiglieri di maggioranza hanno infatti tentato maldestramente di colpire la Regione Marche giocando a casa loro, con un unico scopo, quello di apparire e di trarne qualcosa di utile in vista delle sfide elettorali, un tentativo non riuscito. È sì, perché dopo i ridicoli e pretestuosi interventi dei consiglieri del PD, delle varie liste civiche amiche e dei soliti grillini, alle precise, ottime e rassicuranti risposte degli assessori Saltamartini e Baldelli, della dottoressa Storti e del Governatore Acquaroli, anche il Sindaco è rimasto spiazzato; dal suo intervento s’intuiva che, lui nonostante la sua capacità di politico di lungo corso, non ha potuto dire quanto aveva preparato, ma ha dovuto ridurre tutto a banalissimi chiarimenti che oltretutto avevano già avuto risposta nei precedenti interventi dei rappresentanti regionali».
Serena Boresta e Daniele Malandrino precisano: «Erano circa 50 anni che in città si parlava di Ospedale Nuovo, erano circa 50 anni che la città era governata dalla sinistra. Pesaro aveva nella sanità delle eccellenze invidiabili ma per scelte politiche sbagliate non sono state preservate. Proprio a Pesaro, il 24 gennaio 1980, il prof. Lucarelli aveva effettuato il primo trapianto di midollo osseo allogenico. Le Marche e in particolare Pesaro con la sua ematologia d’avanguardia, sono state la culla del trapianto di midollo osseo allogenico in Italia. Sappiamo purtroppo che fine ha fatto questa straordinaria eccellenza, nel 2016 Pesaro ha perduto tutto e questo grazie alla pessima politica sanitaria di chi allora governava la città e la regione».
Poi l’ospedale unico. «La sinistra ha disposto la chiusura degli ospedali dei Comuni interni, accentrando tutto nel fantomatico ospedale unico; persino costruendolo attraverso il project financing, cioè progetti finanziati da privati con obbligo di restituzione in 30 anni, indebitando il Comune e i suoi cittadini; debiti che sarebbero rimasti a carico dei nostri figli e nostri nipoti. Tutto questo fortunatamente è stato scongiurato».
Con l’insediamento al governo della Regione del centrodestra e con la guida del governatore Francesco Acquaroli, «la politica scellerata di un tempo è brutalmente cessata! Finalmente dopo 50 anni d’attesa è giunta la notizia che Pesaro avrà un nuovo ospedale d’eccellenza. Con un investimento storico destinato alla città di Pesaro.
Dunque il centrodestra si è distinto per concretezza e pragmaticità dimostrando inequivocabilmente che, contrariamente a quanto supposto dalla giunta pesarese, il centrodestra non è Antipesaro, tutt’altro. Oggi Pesaro ha di nuovo un punto nascite con un reparto di Pediatria e Ginecologia-Ostetricia. Ora continuando per la via della concretezza, potete starne certi non ci fermeremo qui, siamo pronti per un 2024 da ricordare, un 2024 dove si poserà la prima pietra del nuovo ospedale».