Pesaro

Nuovo ospedale di Pesaro, Berselli: «Entro settembre 2024 il cantiere, pronti a trasferire le attività di Muraglia»

Il direttore sanitario Ast: «Avviate le procedure per acquisire immobili idonei per i trasferimenti temporanei»

Edoardo Berselli, direttore sanitario

PESARO – Nuovo ospedale di Pesaro, effetto domino sulle strutture. A fare chiarezza è il direttore sanitario dell’Ast Pesaro Urbino Edoardo Berselli impegnato in questi mesi a monitorare ogni passaggio necessario per essere pronti ad accogliere, entro settembre 2024, il cantiere per la costruzione del nuovo ospedale a Muraglia.

«In queste settimane sono in corso valutazioni e diversi sopralluoghi nelle varie strutture insieme ai professionisti per garantire il trasferimento delle attività presenti sull’ospedale di Muraglia, così come stabilito dalla commissione paritetica all’epoca istituita, per rispettare il cronoprogramma e le tempistiche, assicurando l’avvio del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale. Diverse sono le valutazioni tecniche avviate insieme alle varie opzioni che permetteranno di mettere in campo soluzioni adeguate e in sinergia con i professionisti, nel rispetto dei requisiti e priorità di ogni singolo reparto o servizio. In merito alla pediatria vi sono una serie di ipotesi finalizzate a trovare la soluzione migliore possibile sulla base dei tempi e requisiti da rispettare, ancora al vaglio della direzione». 

Berselli assicura che «sono in corso numerosi sopralluoghi, proprio per valutare le strutture a nostra disposizione capaci di ospitare i reparti attualmente presenti dentro il nosocomio periferico. Come già annunciato, contestualmente, sono state avviate le procedure per acquisire immobili idonei in cui trasferire temporaneamente e provvisoriamente le strutture sanitarie territoriali, che insistono sempre sull’area del futuro cantiere e che andranno ad ospitare, nel rispetto dei vincoli normativi e con alti standard di qualità, la Rsa Tomasello, gli ambienti dedicati oggi all’assistenza domiciliare integrata, il punto unico di accoglienza, il servizio UMEA, il centro di salute mentale, la comunità protetta e la struttura residenziale riabilitativa». 

In questo scenario Berselli assicura: «L’obiettivo è proprio trovare soluzioni che impattino il meno possibile soprattutto sui bisogni dei pazienti, cercando di adottare modelli organizzativi efficienti sia dal punto di vista del lavoro degli operatori che delle necessità della popolazione. La nostra intenzione è trovare, attraverso oculate valutazioni, le strategie migliori per continuare a garantire i servizi all’interno di una organizzazione complessa come quella delle aziende sanitarie, prendendo in considerazione i contributi e gli input provenienti da tutti i professionisti nell’’esclusivo interesse dei pazienti e della salute dei cittadini. Ovviamente non è facile trasferire una intera struttura ospedaliera, quella di Muraglia, in spazi già utilizzati ed adibiti ad altre funzioni e attività, ma è chiaro che si tratta di soluzioni “ponte” fino alla realizzazione di un nuovo e moderno ospedale. Considerando anche gli altri importanti lavori edilizi, che saranno contestualmente avviati in tutta la provincia, come su Fano, Pergola o Urbino, l’obiettivo è alto ma porterà a ricadute positive su tutto il nostro territorio».