PESARO – Nuovo ospedale, manca il bando di fattibilità tecnico economica.
A rilevarlo è il consigliere regionale Pd Andrea Biancani assieme a Micaela Vitri. «Nessuna scadenza fissata nel cronoprogramma del nuovo ospedale è stata rispettata, nel frattempo cresce la preoccupazione dei cittadini e del personale che assistono, pur in assenza di un progetto definitivo e di una data certa di inizio lavori, a una riorganizzazione poco chiara degli spazi e dei reparti, con il rischio di subire accorpamenti e riduzioni dei servizi».
Il consigliere ha preparato una interrogazione urgente. «Quando verrà pubblicato il bando per il progetto di fattibilità tecnico-economica del nuovo ospedale? Sono saltati i tempi e i contenuti del documento firmato quasi un anno fa da Regione Marche, Comune di Pesaro, l’allora Azienda ospedaliera Marche Nord e l’allora Azienda Unica Sanitaria Regionale. Nell’ottobre di un anno fa, data della sottoscrizione, era stato assicurato il bando di concorso per la progettazione entro il 31 dicembre del 2022, con conseguente avvio della gara d’appalto entro il 31 dicembre di quest’anno e avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2024. Successive dichiarazioni della Giunta, risalenti allo scorso febbraio, rassicuravano sul fatto che il bando sarebbe stato pronto in breve tempo. E ancora nella risposta in Aula dello scorso 20 giugno alla mia interrogazione, condivisa con altri consiglieri del Pd, la Regione ribadiva la validità del cronoprogramma, mentre in agosto, con annunci sulla stampa, l’assessore competente confermava un iter in linea con le tempistiche, grazie alla realizzazione, nelle settimane successive, della gara per il nuovo piano di fattibilità tecnico-economica».
Del bando però non c’è traccia. «Il tempo è scaduto, non ci sono più alibi. La Regione si assuma la responsabilità di fissare una scadenza e di rispettarla. Non si comprende perché gli spostamenti dei servizi, come pediatria, ematologia, oncologia, psichiatria, avvengano quando ancora non esiste il progetto, non abbiamo i tempi di inizio lavori, non si conoscono le aree e gli spazi necessari”.