PESARO – Nuovo ospedale, la maggioranza consigliare di Pesaro fa pressioni sulla regione sul cronoprogramma.
«Siamo a oltre 70 giorni dal primo step del cronoprogramma per la costruzione del Nuovo Ospedale di Pesaro, scaduto il 31 dicembre scorso, e sono stati disattesi gli impegni presi dal Presidente Acquaroli col Sindaco Ricci che con la firma su di un accordo fondamentale per l’iter di costruzione dell’Ospedale di Muraglia, si era impegnato in prima persona, ma ad oggi da Palazzo Raffaello tutto tace. Sollecitati la Regione e gli assessori Saltamartini e Baldelli dalla maggioranza in consiglio comunale con un ODG urgente, incredibilmente bocciato dall’ opposizione , ancora non si hanno notizie della progettazione e del bando di gara e ci si chiede che fine abbiano fatto quegli accordi con la cittadinanza pesarese che ora va in pressing per avere risposte certe».
Per la maggioranza sono «Risibili e curiose le accuse alla giunta Ricci dall’opposizione comunale pesarese, a detta loro del “rendering” e sempre con quel dito alzato perché altro non sanno fare, pontificando e giudicando col solito populismo di chi si trova a dover recuperare quei consensi che giorno dopo giorno stanno scemando da parte dei loro stessi militanti, vista la diaspora quotidiana di consiglieri e capigruppo dalla Lega e si ritrovano un gruppo di opposizione consiliare sempre più risicato. Sono poco informati anche sui fatti, visto che operazioni di accensione di mutui, anche per lavori di asfaltature, rientrano nella prassi legale amministrativa e adottata spesso da tanti comuni anche a guida leghista e Fratelli d’Italia».
Il gruppo consigliare chiude: «Dopo due anni e mezzo di governo della Regione la destra che ha vinto la tornata elettorale promettendo la riapertura degli ospedali, l’abbattimento delle liste d’attesa, il Cup provinciale, eliminazione della mobilità passiva e dopo la “revoca” del progetto per il nuovo ospedale predisposto dalla precedente giunta Ceriscioli con 612 posti letto e alte specialità di cura, ha promesso un Ospedaletto di 1° livello da 400 posti senza un piano socio-sanitario e di come saranno compensati i posti letto mancanti dopo la scellerata decisione di chiudere l’Azienda Ospedaliera Marche Nord, ancora oggi assistiamo all’immobilismo totale. Dall’inizio dell’anno il Consiglio regionale si è riunito solo 7 volte per trattare di api, funghi epigei spontanei, equitazione e poco altro, senza deliberare leggi di peso per le Marche a sostegno dell’istruzione, sanità, welfare e ripristino delle infrastrutture stradali come appunto gli asfalti. “Siamo in una fase di stanca” ha dichiarato il presidente dell’assemblea legislativa regionale, un’affermazione che ci mortifica e fa luce sul triste immobilismo politico di questa giunta regionale di destra, che ancora del tanto agognato ospedale non ha predisposto e resa nota neanche l’ombra di un rendering».