Pesaro

Nuovo ospedale, l’Udc Pesaro mette in discussione Muraglia. «Petizione per farlo a Case Bruciate»

Il partito è determinato ed è pronto a far discutere la cosa in consiglio comunale. «Territorio fragile, ci si ripensi»

PESARO – Nuovo ospedale, torna in discussione il luogo. Parte una raccolta di firme depositata in Comune contro il nuovo nosocomio di Muraglia.

A lanciare la campagna è l’Udc con Alessandro Di Domenico. «Spostare il nosocomio a Case Bruciate, il consiglio comunale ora affronti la questione. E se questo non basterà, avvieremo un referendum popolare. Entro 45 giorni l’istanza va calendarizzata affinché il tema venga discusso politicamente in consiglio comunale con una mozione».

Di Domenico ha depositato la petizione, la quale chiede di non realizzare il nuovo ospedale a Muraglia. «Il progetto iniziale prevedeva la nascita di un ospedale di secondo livello con quelle specialità che potessero bloccare la mobilitò passiva, nella zona migliore per frenare la fuga in Romagna, e cioè quella a nord di Pesaro, Case Bruciate. Ma l’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci, ha voluto d’imperio, con il suo modo usuale di governare la città per 10 anni, bloccare questa soluzione, sostenendo che non avrebbe mai fatto passare la variante urbanistica. Eppure spostare lì questo piano sarebbe una cosa banale, ci sono spazi per i parcheggi, attività collaterali. Non ci interessa che a Muraglia il progetto sia in una fase avanzata, noi vogliamo che nel nuovo anno si discuta su questo tema e venga ripensata tutta l’operazione».

Tra i motivi del no a Muraglia il «territorio fragile dal punto di vista delle reti, della viabilità, su un terreno registrato nel Pai come esondabile. Dall’altra parte, potremmo avere una struttura funzionale d’eccellenza in un territorio facilmente raggiungibile, che non ha quella sensibilità dal punto di vista della fragilità paesaggistica, di Muraglia».

L’esponente Udc Bruno Barbieri ha ripercorso le tappe amministrative e politiche che hanno portato a localizzare il nuovo ospedale a Muraglia. «Da 10 anni mi occupo di questa vicenda e ci siamo mossi fin dal momento in cui si decise di realizzare la struttura a Fosso Sejore. Lì partirono le contestazioni trasversali, sia da parte di Pesaro che di Fano. Anche in quella zona c’erano problemi ambientali, di viabilità e archeologici. Poi l’ex sindaco Ceriscioli tirò fuori la storia della fermata della ferrovia a Fosso Sejore, quella soluzione tramontò. Poi l’idea di costruire l’ospedale provinciale a Muraglia, anche questa formula trovò parecchi detrattori».

Barbieri ha chiuso: «Ci sono tanti motivi per prendersi una pausa di riflessione, approfondire le tematiche e cambiare rotta sull’ospedale, individuando un sito alternativo. Se non verremo ascoltati con questa petizione, promuoveremo un referendum popolare».