Pesaro

Olimpiadi Invernali, intervista al pesarese Alex Pagnini di ritorno da “Pechino 2022”

L'atleta gradarese è l'unico marchigiano ad aver preso parte alla spedizione olimpica: «Un’emozione indescrivibile, forse la più grande della mia vita»

Alex Pagnini con la sua squadra
Alex Pagnini con la sua squadra

GRADARA – Tra gli 118 atleti italiani che hanno preso parte alle recenti Olimpiadi Invernali di Pechino c’era anche un atleta marchigiano: si tratta del gradarese Alex Pagnini, componente delle squadra di Bob azzurra. Dopo averlo intervistato alcuni giorni prima della sua partenza con la delegazione olimpica (A questo link l’intervista), noi di CentroPagina lo abbiamo ricontattato per farci stilare un bilancio di questa straordinaria avventura a cinque cerchi che si è conclusa più che positivamente per i colori azzurri con ben 17 medaglie, 13° posto con 2 ori, 7 argenti e 8 bronzi (solo a Lillehammer 1994, 20 medaglie di cui sette d’oro, l’Italia aveva fatto meglio).

Quale è il bilancio personale di questa tua prima esperienza a cinque cerchi da un punto di vista emotivo?
«È stato il coronamento di un sogno, a prescindere dal risultato dove ci siamo classificati al 27° posto, ma dove ho potuto dare il mio contributo alla squadra. Il bilancio è positivo, anche se ci sono stati degli errori che hanno comportato l’esclusione dalla quarta manche, e quindi dalla top-20 olimpica. Ora, io con i miei compagni guarderemo avanti ma sempre con un riferimento a queste olimpiadi appena trascorse per fare meglio nelle prossime 4 stagioni che ci aspettano, con l’obiettivo di posizionarci tra le prime nazioni anche in coppa del mondo».

Alex Pagnini
Alex Pagnini

Invece, per quello che riguarda i risultati raggiunti, soddisfatto di quanto ottenuto o pensavate di poter fare meglio?
«Come detto in precedenza ci sono stati degli errori che hanno inficiato la performance, ma in generale posso ritenermi soddisfatto soprattutto per quanto riguarda la spinta dove abbiamo fatto registrare il 13° tempo nella prima manche e il 10° nella terza manche. Gli errori commessi, mi e ci (parlo anche a nome dei miei compagni di squadra) hanno fatto crescere in consapevolezza e determinazione. Abbiamo capito che possiamo fare ottimi risultati e stare tra i più forti. Nel mero risultato sulla carta si legge 27° posto, ma basti pensare che era da Torino 2006 che l’Italia non qualificava due equipaggi di Bob a 4, ed è già di per sé un ottimo risultato».

Quali sono i ricordi indelebili che ti porterai via da questa esperienza?
«Tanti ricordi. Troppi, servirebbe un articolo a parte per elencarli tutti. In primis l’emozione che ho provato a volare per la prima volta; il confrontarmi con tanti atleti di altre nazioni di differenti sport ma uniti dall’amore per lo sport in generale. La vita dentro al villaggio, un po’ caotica per via delle restrizioni Covid, ma al contempo unica.
E ovviamente la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi, sfilare per la mia bandiera, per la mia nazione, essere parte di questa cerchia ristretta di atleti olimpici, è un’emozione indescrivibile, forse la più grande della mia vita fino ad ora».

Alex Pagnini In azione (gettyimages)
Mattia Variola, Robert Mircea, Alex Pagnini and Jose Delmas Obou of Team Italy slide during the four-man Bobsleigh heats on day 15 of Beijing 2022 Winter Olympic Games at National Sliding Centre on February 19, 2022 in Yanqing, China. (Photo by Julian Finney/Getty Images)

Ed ora? Quali impegni sportivi ti aspettano? Quali sono gli obiettivi futuri?
«Ora mi aspetta un periodo di riposo, dopo aver gareggiato anche ai campionati italiani svoltisi sulla pista austriaca di Innsbruck, dove insieme al mio pilota Mattia Variola ci siamo classificati al 2° posto nel bob a 2, alle spalle dell’equipaggio Baumgartner-Mircea, distaccati solo di 10 centesimi di secondo. Gli obiettivi futuri saranno ripartire con la preparazione in vista della prossima stagione di coppa del mondo che prenderà via a metà novembre, dove l’obiettivo sarà quello di dare il meglio di noi stessi».