Pesaro

Omicidio Bruzzese, ripartito a Pesaro il processo legato al pentito di ‘Ndrangheta

Davanti alla corte d'assise Rocco Versace, accusato di essere il pianificatore della sparatoria di Natale 2018, avvenuta nel centro storico pesarese

In Aula per l'omicidio Bruzzese

PESARO – Nuovamente davanti alla corte d’assise di Pesaro Rocco Versace, 57enne calabrese accusato di omicidio in concorso, che avrebbe avuto il ruolo di pianificare l’omicidio di Marcello Bruzzese, freddato da una scarica di proiettili il 25 dicembre 2018 davanti alla sua abitazione, in via Bovio, nel cuore del centro storico di Pesaro. La colpa di Marcello è quella di essere il fratello di Biagio, pentito di ‘ndrangheta che con le sue dichiarazioni ha incastrato alcuni membri del clan Crea di Rizziconi.

L’imputato era collegato dal carcere di Reggio Calabria. L’assise era già iniziata a Pesaro ma i giudici avevano trasmesso gli atti al pm, dichiarando nulla la richiesta di rinvio a giudizio per la presentazione degli atti durante la sospensione feriale.

Gli avvocati Francesco Albanese e Pasquale Loiacono hanno sollevato un’altra eccezione, questa volta sulla legittimità o meno della costituzione di parte civile. Undici familiari della vittima si erano costituiti tramite le avvocatesse Ada Odino e Grazia Innarelli chiedendo il risarcimento di 1 milione di euro. Eccezione respinta.

Intanto si è chiuso l’altro troncone del processo a Ancona, con rito abbreviato, per il 43enne Francesco Candiloro e il 44enne Michelangelo Tripodi (indicati dalla procura come gli esecutori materiali dell’assassinio) che rispondevano di concorso in omicidio volontario aggravato dal fatto di dall’aver agevolato un’organizzazione di stampo mafioso, la famiglia Crea di Rizziconi. Sono stati condannati entrambi all’ergastolo. Mentre per i familiari è stata disposta una provvisionale di 100mila euro.