PESARO – Omicidio Panzieri, la corte d’assise vuole sentire altri due testi.
Nuova udienza in corte d’assise per il processo che vede imputato il 30enne Micael Alessandrini, reo confesso dell’omicidio del 27enne, ucciso con 23 coltellate il 20 febbraio 2022 nella sua abitazione di via Gavelli.
La corte ha chiesto di sentire ulteriori due testimoni considerati chiave il 4 dicembre: il ragazzo che avrebbe dovuto partecipare alla cena con Micael e Pierpaolo la sera dell’omicidio, ma che non è più andato. E soprattutto la ragazza più volte citata da Alessandrini. Micael voleva proteggere questa ragazza considerata da lui fragile. E nei primi interrogatori aveva detto di aver agito per conto di Jahvè, il dio biblico degli eserciti, come “giustiziere” nei confronti di Pierpaolo. In aula si cercherà di capire i rapporti tra i tre.
Il pubblico ministero Silvia Cecchi ha prodotto una memoria e il legale dell’imputato, Salvatore Asole sottolinea. «Ho avuto modo di prendere visione delle conclusioni del pm – ha spiegato Asole a margine dell’udienza – e apprezziamo la richiesta del togato che raggiunge un bilanciamento tra l’attenuante della semi infermità mentale e delle aggravanti e per ora la pena richiesta ci soddisfa perché non è l’ergastolo, ma 24 anni».
La madre di Pierpaolo, Laura e il padre Pietro hanno sempre chiesto «l’ergastolo, la nostra famiglia ha già avuto una sentenza di ergastolo il 20 febbraio con la morte di Pier».
Ieri intanto è stato sentito il medico legale Andrea Mancini che ha riferito dei danni psicologici per mamma Laura e papà Pietro, dovuti alla morte del figlio. «Sono situazioni estremamente drammatiche, spero veramente che cerchino un aiuto per voltare pagina». Il medico in aula ha parlato di «sindrome ansioso depressiva» e di una «somatizzazione viscerale sia gastroenterica che nel disturbo del sonno».
Il co-difensore Cosimo Damiano Cirulli è stato in carcere a trovare Alessandrini. «L’ho trovato molto provato, il suo stato di salute è incompatibile col carcere. Chiederemo all’esito della discussione che possa essere trasferito in una rems, una residenza per malati psichiatrici. Il ragazzo va supportato da una terapia farmacologica, va curato e rieducato».
Pesaro: omicidio Panzieri, la corte vuole sentire altri due testi chiave
L'assise di Pesaro vuole ascoltare la giovane che Alessandrini voleva "proteggere" e chi non è più andato a cena la sera dell'omicidio