PESARO – Chiedono l’ergastolo per Michael Alessandrini. I familiari di Pierpaolo Panzieri erano in tribunale per l’udienza preliminare dell’omicidio avvenuto il 20 febbraio di un anno fa.
Il padre Pietro Panzieri, la mamma Laura e la zia Annalisa vogliono “giustizia”. I familiari del 27enne pesarese, ucciso con 23 coltellate nella sua abitazione di via Gavelli, hanno partecipato all’udienza. All’esterno gli amici. Non era presente in aula Michael Alessandrini, per una scelta della difesa del 30enne. Alessandrini, rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai futili motivi. I suoi legali, gli avvocati Carlo Taormina e Salvatore Asole, hanno chiesto il rito abbreviato, sottolineando che l’aggravante della premeditazione non sarebbe compatibile con la semi infermità di mente dichiarata dal collegio di periti per Alessandrini. L’accesso a questo rito alternativo garantirebbe uno sconto di un terzo della pena, oltre alle attenuanti della semi infermità.
«C’è incompatibilità, abbiamo sollevato questa eccezione», hanno detto i legali a margine dell’udienza. Il giudice si è riservato la decisione che comunicherà con una ordinanza.
Mamma Laura non ci sta: «Questa persona è accusata di tre aggravanti e queste devono rimanere perché voglio giustizia per mio figlio ucciso con 23 coltellate a tradimento. Era una bravissima persona, voglio l’ergastolo».
Gli amici di Pierpaolo hanno portato delle foto che hanno mostrato davanti al tribunale dove Pierpaolo sorrideva e mostrava tutta la voglia di vivere di un 27enne. E poi la musica, la sua passione.