Pesaro

Omicidio di Pesaro, scattato il fermo per il presunto killer in Romania

Arrivati gli atti necessari al mandato di cattura internazionale. L'accusa è quella di omicidio volontario aggravato dai futili motivi

La casa dove è avvenuto l'omicidio

PESARO – È stato emesso il fermo per il presunto killer di Pierpaolo Panzieri. Il 30enne pesarese è stato individuato in Romania, dove aveva tentato di scappare. Si tratta di Michael Alessandrini, 30 anni di Pesaro.
Una giornata convulsa perché, dopo essere stato individuato dalla Polizia, gli agenti romeni non avevano ancora avuto il mandato di cattura e sono rimasti in attesa dell’atto dai colleghi italiani per formalizzare un provvedimento cautelare.
Provvedimento arrivato in serata, con il fermo e l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

Ignoto ancora il movente. La polizia aveva stretto il cerchio su un trentenne, che aveva cenato con la vittima prima di accoltellarlo svariate volte alla schiena e al collo. Nelle prossime ore ci sarà l’udienza di convalida in Romania poi verrà fatta la richiesta di trasferimento in Italia.

Giovedì è attesa anche l’autopsia della vittima.

«L’attività investigativa della Polizia di Stato, a poco più di 30 ore dalla scoperta dell’omicidio del giovane Pierpaolo Panzieri, ha consentito la cattura all’estero del presunto omicida – le parole del questore di Pesaro-Urbino, Raffaele Clemente -. Questi, immediatamente dopo il delitto, si era dato alla fuga in auto ancora sporco del sangue della vittima, si era diretto alla frontiera slovena, aveva attraversato quel paese ed era entrato in Romania. Mentre ciò accadeva i nostri investigatori, collegandosi in tempo reale con il Servizio di cooperazione internazionale Sirene e con l’Ufficio dell’esperto Sicurezza presso l’ambasciata d’Italia a Bucarest segnalavano prima alla Polizia slovena e poi a quella rumena la presenza del sospetto omicida. Cominciava così un’azione di osservazione che terminava quando, raccolte sufficienti prove anche testimoniali,  la Procura di Pesaro chiedeva ed otteneva un mandato di cattura europeo che veniva eseguito questo pomeriggio dai colleghi rumeni. Tutto in meno di due giorni dalla scoperta dell’omicidio; un fatto di sangue al momento non connesso ad un’azione predatoria o ad altri fatti delittuosi commesso da un giovane uomo legato da un rapporto di amicizia al Panzieri. Questo risultato è stato reso possibile non solo grazie alla bravura dei poliziotti coordinati dalla nostra Procura, ma anche al clima collaborativo esistente in questo territorio tra le forze dell’ordine e la popolazione. Una ricchezza non sempre scontata».

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