PESARO – Opere accessorie dell’A14, il Consiglio Comunale ha detto sì allo schema di convenzione. Ma non è tutto oro quel che luccica perchè ci pensa Dario Andreolli, consigliere Lega, a ricordare quanto accaduto in 10 anni.
L’assessora Della Dora ha spiegato: «Una delibera strategica per la città. Con questo documento, lo stanziamento per le opere compensative alla realizzazione della terza corsia dell’A14 arriva a quota 170milioni di euro. Ulteriori 100milioni euro in più che permettono anche il recupero dell’interquartieri, stralciato nella precedente fase. Siamo pronti a partire anche con gli altri interventi in programma appena terminati i lavori sull’opera di Muraglia» spiega Della Dora, presentando l’atto che aggiorna lo schema del 2013, «portandolo a oltre 170milioni. Cifra che ci consentirà di procedere spediti con i cantieri che alleggeriranno il traffico cittadino ed eviteranno il passaggio dei veicoli all’interno dei Quartieri». Terminata l’interquartieri di Muraglia, «si procederà con la bretella di Santa Veneranda, il raddoppio dell’Urbinate e la bretella Fratelli Gamba, che dalla Montelabbatese si collegherà all’attuale casello. L’ultima opera sarà il casello unidirezionale di Santa Veneranda» ha concluso Della Dora.
Andreolli sbotta: «Nessun trionfo, anzi. La nuova convenzione con Autostrade non aggiunge nulla di quanto già previsto, ma serve solo per sanare il disastro fatto in questi 10 anni di nulla in cui i costi sono aumentati. Se nel 2013 qualcuno ci avesse detto che dopo 10 anni avremo discusso nuovamente la convenzione senza che nessuna delle opere venisse completata nessuno ci avrebbe creduto. Un grave danno per la città. Della discussione di oggi l’aspetto più grave è che ricalca un’assenza di 10 anni. All’epoca ci fu un dibattito intenso e divisivo in città, ma ne uscimmo con la consapevolezza che la soluzione espressa non fosse la migliore ma l’unica possibile per essere votata». Il consigliere ha aggiunto: «Tra le opere fondamentali c’era la circonvallazione di Muraglia; seguiva la circonvallazione di Santa Veneranda (che libera il quartiere) e la bretella ‘Gamba’ che dà una mano al comparto produttivo, spostando la circolazione dei mezzi pesanti. Nonostante l’importanza della convenzione, non è stato fatto nulla, il tema non è mai stato una priorità delle ultime due giunte, e ancora discutiamo di cronoprogrammi, di espropri e progetti definitivi (che non lo sono). È evidente che qualcosa non è andato».
Giulia Marchionni ha rincarato: «Ha ragione quando si dice che è stato perso del tempo. Sono passati 11 anni, di chi è colpa? Anche se fosse dovuto a quanto successo al ponte Morandi, dal 2013 al 2018 cosa è stato fatto dall’Amministrazione? Davvero non si poteva fare nulla? Cosa dobbiamo dire di Fano e Senigallia, dove le opere compensative sono state realizzate? Purtroppo non abbiamo nulla di quanto hanno fatto in queste città, a Pesaro nessuna opera è riuscita a prendere il via. E l’unica cosa che l’Amministrazione comunale riesce a fare è dare la colpa alla Regione».
Invece il Dem Bellucci ha detto: «Al Comune possiamo fare tanti appunti ma non quello che perde tempo. Anzi, forse a volte andiamo troppo veloci sull’asseverazione dei progetti. Ad esempio sull’ospedale e sul relativo accordo di programma, il Comune, per non sovrapporre difficoltà, ha accettato tutte le richieste di Regione ed Ast». Sulle opere compensative, «Il ritardo è partito dal ‘casellino’; è stato detto che Fano e Senigallia hanno fatto tutte le opere. Ma abbiamo idea della portata delle opere compensative nella nostra città? Pesaro ha 6 capitoli, tra cui un nuovo casello, elaborato per non creare problemi alla parte sud».