Pesaro

Non c’era solo Oppenheimer, Gabriella Greison porta a Pesaro “La donna della bomba atomica”

Al teatro Rossini lo spettacolo nell'ambito della rassegna "Di Torno Girando"

PESARO – La rassegna culturale itinerante “…Di torno girando” .organizzata dall’Ordine degli Ingegneri di Pesaro e Urbino ed Ente Olivieri – Biblioteca Oliveriana, giunge al termine e mercoledì 5 giugno alle 21 per il suo gran finale porta sul palco del Teatro Rossini di Pesaro Gabriella Greison con lo spettacolo teatrale “La donna della Bomba Atomica”.

L’opera narra la vicenda di Leona Woods, fisica dimenticata dalla storia ma che ebbe un ruolo fondamentale nella realizzazione della bomba atomica: scelta da Enrico Fermi per il Progetto Manhattan, lavorò al fianco di Oppenheimer, in un contesto, quello scientifico, da sempre appannaggio del mondo maschile.

Gabriella Greison, fisica, divulgatrice scientifica, scrittrice e attrice ripercorre la sua storia in un monologo flusso di coscienza, per la regia di Alessio Sagliento, basato sul diario della Woods,  facendo finalmente luce sull’indiscutibile talento di una scienziata che “ fece quello che faceva Enrico Fermi, ma con diciannove anni di meno, e incinta”.

«Finisce con un evento eccezionale la rassegna “…Di torno girando”, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri – spiega Brunella Paolini, direttrice dell’Ente Olivieri  – abbiamo affrontato temi storici, ma anche tecnici e strutturali delle emergenze del patrimonio culturale custodito nella nostra provincia: una serie di incontri che una volta di più sottolineano la linea d’intento dell’Ente Olivieri, fare rete con istituzioni fuori e dentro la città, per portar arrivare a un pubblico più ampio e variegato possibile, nella convinzione che nella storia che custodiamo affondino le radici di molteplici saperi».

Dieci incontri di grande qualità alla scoperta delle bellezze delle Marche, e di realtà spesso e volentieri non troppo conosciute, con un grande riscontro di pubblico. «Una rassegna in cui professionisti hanno parlato di cultura – precisa Renato Morsiani, presidente dell’Ordine degli Ingegneri – e confortati dai risultati raggiunti, siamo già al lavoro per i prossimi incontri. L’ultimo evento mette al centro la fisica nucleare, raccontata da una scienziata e divulgatrice competente come Gabriella Greison, ma non solo: si parlerà anche della condizione della donna in un team prettamente maschile, al lavoro per creare quello che sarebbe stato uno spartiacque della storia della scienza, la bomba atomica, dando adito a riflessioni di grande spessore che speriamo possano essere recepite non solo da un pubblico adulto: speriamo infatti in un grande coinvolgimento delle scuole».

«Gabriella Greison, laureata in fisica alla Statale di Milano, ha deciso di celebrare il suo amore per la fisica rendendola accessibile ad un pubblico sempre più vasto, attraverso libri, monologhi, testi teatrali, rielaborati in una versione “pop”, con un linguaggio semplice ma accompagnato da grande competenza e rigore scientifico – sottolinea Angelo Spagnuolo, presidente Pindaro Eventi – La sua ultima opera, “La donna della bomba atomica” si focalizza sulla storia di Leona Woods, che ha avuto un ruolo rilevante ma mai sufficientemente riconosciuto, accanto a Oppenheimer  e Fermi nel Progetto Manhattan: donna e scienziata, un contrasto per l’epoca vissuto tra ambizioni personali e conflitti di coscienza per l’essere parte di un progetto che avrebbe cambiato le sorti dell’umanità».

«Non c’era solo Oppenheimer. Ricostruendo la scissione dell’atomo che nella seconda guerra mondiale segnò l’inizio tragico ma epocale dell’era atomica, il film di Christopher Nolan ha raccontato la storia del Progetto Manhattan con grande efficacia. Ma anche con due mezze-dimenticanze: il ruolo decisivo di Enrico Fermi e quello non trascurabile delle donne – prosegue il presidente dell’Ente Olivieri Fabrizio Battistelli – Tra queste vi era la giovanissima e talentuosa fisica Leona Woods: nella sua opera Gabriella Greison, saggista e brillante ricostruisce con cura e controllata creatività le vicende di quello straordinario gruppo di scienziati che per anni nel deserto del New Mexico lavorarono incessantemente, notte e giorno, alla costruzione della Bomba. Purtroppo l’idea che Hitler stesse facendo altrettanto era errata e a Hiroshima e Nagasaki morirono 150.000 cittadini innocenti. Ma ormai le porte del nucleare erano spalancate. E finalmente le porte della ricerca, da sempre monopolio maschile, si aprivano anche alle donne».

«Sono felicissima di tornare a Pesaro, e più in generale nelle Marche, per portare questo mio nuovo spettacolo teatrale tra di voi, e insieme a voi testarlo – è il commento di Gabriella Greison – Lo spirito dei marchigiani è una cartina al tornasole, in grado di farmi capire tante cose della sceneggiatura e della messa in scena; epoi l’accoglienza che trovo è sempre unica. Il teatro Rossini, in particolare, rappresenta per me qualcosa di forte, mi trasmette energia: lì dentro si vive la risonanza. Non vedo l’ora».

L’evento, a ingresso libero e gratuito, non necessita di prenotazione e gode del patrocinio del Comune di Pesaro e si svolge nell’ambito delle manifestazioni di Pesaro Capitale della Cultura 2024.

© riproduzione riservata