Pesaro

Ospedale di Muraglia, confermati i fondi. Ruggeri (M5S): «Dove è la discontinuità decantata?»

La consigliera pentastallata sul voto del bilancio regionale: «Si fa ancora riferimento ai nosocomi unici, che fine ha fatto la sanità diffusa?»

Marta Ruggeri

PESARO – Ospedale di Muraglia, la Regione conferma i fondi. Dopo l’approvazione del Bilancio la consigliera Marta Ruggeri (capogruppo del M5S in Regione) è molto critica: «Abbiamo votato contro il Defr, la Legge di stabilità e il bilancio di previsione: le parole e i numeri di questi atti non confermano quel cambiamento che auspicavamo, soprattutto in tema di sanità».

Il tema dell’ospedale unico o ospedale nuovo a Muraglia aveva caratterizzato il dibattito post elettorale. Prima la risoluzione che cancellava gli ospedali unici, poi la protesta del sindaco Matteo Ricci. Poi il ripensamento. E ora un nuovo capitolo.

La Ruggeri è polemica: «Quello sottopostoci a votazione nello scorso Consiglio regionale è stato un Documento di Economia e Finanza Regionale composto per lo più da generiche affermazioni di principio. Nessuna discontinuità rispetto alle politiche della passata amministrazione su sisma, diritto allo studio, turismo, piccolo commercio ed aree interne e neppure in tema di sanità. Nessun programma concreto sull’edilizia sanitaria, dove peraltro si fa ancora riferimento ai “presidi ospedalieri unici di Area Vasta” e ci auguriamo che questa sia stata solo una svista causata da trascuratezza e non una spia di divergenze sul tema in maggioranza».

Lapidario il commento della capogruppo del M5S che riguardo al bilancio in tema di sanità aggiunge: «Devo osservare, purtroppo, che con questo primo bilancio della nuova amministrazione non si segna al momento alcuna discontinuità in particolare in tema di sanità, che rappresenta circa il 75% della spesa regionale. Mi auguro che questa maggioranza trovi una convergenza nel finalizzare l’utilizzo delle risorse statali e regionali disponibili per l’edilizia sanitaria al riequilibrio territoriale della quantità e qualità dei servizi sanitari e dei posti letto, che vede per esempio la provincia di Pesaro e Urbino pesantemente penalizzata, ma non al concentramento della spesa in un’unica struttura ospedaliera. Ad oggi abbiamo 50 posti letto congelati nel progetto di una clinica privata da realizzarsi a Fano e ben 120 milioni di euro destinati interamente per la realizzazione del nuovo ospedale Marche Nord, di cui 104 statali e 16 della Regione. Che fine ha fatto la sanità diffusa tanto decantata in campagna elettorale? Non sarebbe meglio concretizzare quelle promesse realizzando posti letto pubblici ed interventi di riqualificazione delle strutture esistenti? Di certo noi del M5S avremmo apprezzato e credo anche molti cittadini».