PESARO – Ospedale nuovo, il Consiglio Comunale vota l’ordine del giorno per chiederne la realizzazione alla Regione.
Il sindaco Matteo Ricci ne spiega così i contenuti. L’ordine del giorno presentato, «dice di rinnovare il patto tra Regione e Comune di questa provincia, per andare avanti sul nuovo ospedale Marche Nord e rafforzare la sanità territoriale. Per non sprecare risorse e dare una risposta positiva a tutti i cittadini della provincia di Pesaro e Urbino. Servono proposte concrete, porterò le nostre al tavolo dell’Area Vasta e al tavolo dei sindaci provinciali. Mi sarei aspettato da una parte dei consiglieri di opposizione un po’ di pragmatismo. Servono risposte in base alle esigenze dei cittadini». Poi conclude: «Grande voglia di trovare un accordo con la giunta regionale, vogliamo essere ascoltati perché non si può penalizzare un territorio come il nostro, che da anni soffre la mobilità passiva».
«Se la Regione Marche non vuole il Project Financing ha altre 5 possibilità di finanziamento per completare l’ospedale. Se vuole investire maggiormente sulle strutture dell’entroterra e piccoli plessi ci sono 5 metodi per farlo, dal Mes ai mutui, dai fondi Inail al recovery plan». Sulle tempistiche aggiunge Ricci, «Siamo stati lenti? Sì. Ma se la Regione blocca questo progetto chi ne risente è la salute dei cittadini. La campagna elettorale è finita, confido in una risposta di Acquaroli perché non possiamo stare fermi ancora altri anni. L’ospedale lo fanno le persone, ma i professionisti vanno in strutture moderne e tecnologiche. Mettere in discussione tutto è irresponsabile».
Il tema dell’Ospedale nuovo, continua a destare polemiche e reazioni dopo che la Regione ha votato lo stop. Il consiglio chiede dunque il proseguimento spedito del progetto di investimenti su Marche Nord: il nuovo Ospedale di Marche nord a Muraglia, la clinica convenzionata a Fano, il presidio del Santa Croce e la strada di collegamento Fano-Pesaro
Tra gli interventi Emanuele Gambini (Prima c’è Pesaro): «Il sindaco preferisce le vesti dell’oppositore regionale piuttosto che quello di primo cittadino». Poi Dario Andreolli (LEGA): «L’opposizione non ha volontà di rivalsa, né di atti punitivi. C’è solo il rispetto del programma elettorale e dell’impegno preso dalla maggioranza in Regione. Vogliamo un nuovo piano socio-sanitario che garantisca il riequilibrio della rete ospedaliera e soddisfi il fabbisogno dei cittadini». «L’azione di chi ha precedentemente amministrato la Regione e la Sanità ha fallito: si sono chiusi 13 ospedali regionali all’inizio della prima legislatura; è aumentata la mobilità passiva (con una spesa che è passata dai 26mln del 2015 a quasi 50 milioni); le liste d’attesa e i tempi del Cup si sono allungate».
Luca Pagnoni Di Dario (Pd) ha sostenuto che «L’ospedale nuovo è necessario per una questione strutturale. Il nostro ospedale ha 116 anni. Buona parte della struttura è inserita in edifici costruiti per rispondere a modelli che non esistono più». Organizzativa, perché «Marche Nord è un’azienda singola che ha diviso le prestazioni su 3 presidi». Economica, «oggi siamo pronti a un investimento da 250milioni, di cui 120 già finanziati. Rinunciarci significa dover ripartire da 0 e rinviare la progettazione di 4-5 anni».
Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro) ha ribadito invece: «Non verrà tolto un euro all’ospedale di Pesaro che verrà tutelato e che forse avrà finalmente una Sanità all’altezza di questo termine». «Si sta parlando di mobilità passiva per servizi ordinari. Rispetto questo la precedente maggioranza faccia un mea culpa: ha lasciato scappare i migliori professionisti».
Lorenzo Lugli (M5S): «Siamo da sempre contrari all’ospedale unico, al depotenziamento degli ospedali secondari e siamo stati da subito contrari al sito di Muraglia, che non riteniamo idoneo. Allo stesso tempo l’ospedale nuovo è una necessità che condividiamo, riteniamo però che prima debbano essere realizzate le infrastrutture».