PESARO – Botta e risposta tra il sindaco di Pesaro Matteo Ricci e l’assessore regionale al Bilancio, Guido Castelli, ospiti ieri sera di una trasmissione televisiva su VeraTv.
«Nessuno tocchi Marche Nord, significherebbe far perdere autonomia e capacità gestionale al nord della Marche». Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci spiega: «La Regione deve parlare una voce unica, perché ogni assessore sta dicendo una cosa diversa. A Pesaro, nel Consiglio comunale, abbiamo rilanciato un accordo provinciale. Un patto rinnovato che confermi gli investimenti previsti nell’Azienda Marche Nord e quelli che servono sulle aree interne e sulla sanità territoriale».
Tra questi il nuovo Ospedale di Muraglia, struttura di eccellenza di secondo livello, la clinica convenzionata a Fano, il presidio sanitario a Santa Croce e la strada di collegamento tra Pesaro e Fano. «È la proposta che facciamo, insieme agli investimenti delle aree interne, con l’ospedale di rete di Urbino, il polo di Pergola e le altre strutture sanitaria dell’entroterra».
Il sindaco ribadisce: «In questo momento non mancano le risorse per gli investimenti. Se la Regione Marche vuole annullare il Project per noi non ci sono problemi, ma deve mettere la differenza per completare l’ospedale utilizzando risorse pubbliche». Infatti, ricorda: «Ci sono altre possibilità di finanziamento: con le nuove regole di bilancio ha la possibilità di accendere nuovi mutui, inoltre l’INAIL ha istituito un fondo cospicuo con prestiti molto convenienti per la realizzazione di strutture sociosanitarie». Ancora «la legge di Bilancio ‘21 stanzia ulteriori 2 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria, l’utilizzo delle risorse europee del fondo MES e il Recovery Plan».
«In Regione vedo troppo protagonismo dei singoli assessori – conclude Ricci – ognuno dice una cosa diversa, serve una sintesi del presidente. Basta confusione, aspettiamo una proposta unica da parte di tutta la Regione dal presidente Acquaroli, alla luce del nostro ordine del giorno che propone un rinnovato patto per la salute di tutta la provincia di Pesaro e Urbino».
Pronta la replica dell’assessore Castelli. «Noi abbiamo in giunta approvato la sospensione di tutte le realizzazioni di ospedali in project financing perché riteniamo che il riordino della rete ospedaliera debba basarsi sul Piano socio-sanitario – dice Castelli- Su di un dato programmatorio che è totalmente mancato nella precedente legislatura regionale. Tutte queste iniziative erano state promosse in assenza di un Piano sanitario».
La maggioranza regionale di centrodestra è favorevole a nuovi ospedali ma non agli ospedali unici. «Su Pesaro noi abbiamo contestato la modalità del project financing che avrebbe esposto la comunità a due rischi certi – continua Castelli – Un obbligo di remunerazione dell’investimento privato che avrebbe fatto lievitare la spesa e il fatto che, rispetto all’ipotesi di Ceriscioli, non si sarebbero neanche realizzate quelle economie che dovevano sostenere i canoni di disponibilità che nel tempo la Regione avrebbe dovuto pagare ai privati».
La sostenibilità finanziaria dei canoni di disponibilità, secondo l’ex sindaco di Ascoli, «doveva basarsi sulla chiusura dell’ospedale di Fano ma siccome Seri non dava l’ok alla localizzazione Ceriscioli, facendo saltare potenzialmente i conti, ha previsto il mantenimento del Santa Croce ed addirittura un’altra iniziativa privata per completare l’offerta ospedaliera».