PESARO – Sedici settimane di trincea, di battaglia contro il coronavirus. La notizia è che chiude la Rianimazione Covid dell’azienda ospedaliera Marche Nord.
«Dopo oltre 16 settimane, abbiamo trasferito l’ultimo paziente – spiega Michele Tempesta, capo dipartimento Dea – ovviamente restiamo pronti ad accogliere eventualmente nuovi degenti covid, ma ci auguriamo di poter tenere chiuso il reparto per molto tempo. Marche Nord nei due mesi di emergenza coronavirus è passata da un decina di posti letto di rianimazione, raggiungendo 40 posti letto, accogliendo 131 pazienti. L’organizzazione è cambiata costantemente con il crescere dell’epidemia ma siamo riusciti a dare a tutti i pazienti il massimo e il meglio delle cure possibili. Sono stati giorni duri e molto complicati, ma oggi tiriamo un sospiro di sollievo. L’attenzione resta comunque massima. Al momento registriamo, da diversi giorni, zero casi di pazienti che necessitano di cure in rianimazione. Siamo sempre pronti a cambiare l’organizzazione, qualora ce ne fosse bisogno, ma al momento i pazienti che avranno bisogno di queste cure saranno trasferiti nella nuova struttura di Civitanova, cosi da permettere all’azienda ospedaliera di tornare alla quasi normalità dei percorsi».
Una pandemia che ha rivoluzionato tutta l’organizzazione di Marche Nord con ospedali covid e no-covid, triage e punti di accesso ben distinti nelle varie fasi. I morti nelle Marche sono 984 di cui a Pesaro 521, la realtà che ha pagato il prezzo più alto.