PESARO – Occhi puntati sulla crisi economica e occupazionale. La Prefettura di Pesaro ha istituito un osservatorio per monitorare i flussi di denaro che arrivano affinché siano a sostegno dei bisognosi e nel segno della legalità, intercettando infiltrazioni criminali.
È stato istituito, con decreto adottato nella giornata del 27 luglio 2020, dal prefetto di Pesaro e Urbino Vittorio Lapolla, l’Osservatorio provinciale per il monitoraggio delle misure di sostegno sociale, economico e finanziario e per la promozione della legalità nel periodo post emergenza da Covid-19.
L’osservatorio, operante nell’ambito della Conferenza permanente già attiva presso la Prefettura di Pesaro e Urbino con la funzione di favorire il coordinamento delle attività degli uffici periferici dello Stato e la leale collaborazione con il sistema delle autonomie locali, nasce a latere ed a corollario della disciplina adottata dalle autorità centrali al fine di fronteggiare la grave crisi economica ed occupazionale conseguente al lungo periodo di lockdown.
L’organismo provinciale, al cui interno opereranno sinergicamente le principali amministrazioni territoriali, le forze di polizia, i rappresentanti del settore creditizio e bancario, gli enti esponenziali e le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, gli ordini professionali coinvolti e gli uffici periferici dello Stato, sarà in particolare deputato a compiti di consultazione e proposta sulla complessiva situazione economico-sociale della provincia, svolgendo una costante opera di monitoraggio in ordine all’andamento ed alla concreta attuazione delle misure di sostegno sociale, economico e finanziario messe in campo dalla normativa emergenziale in favore di famiglie ed imprese.
L’attività dell’Osservatorio, che intende costituire luogo privilegiato di confronto, ascolto ed attenzione alle esigenze della comunità, si estenderà altresì all’individuazione e all’analisi dei settori a rischio di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata, in considerazione dei pericoli di inquinamento del tessuto produttivo connessi alla incisiva e prolungata crisi delle filiere imprenditoriali che reggono il sistema socio-economico della provincia di Pesaro e Urbino.