Pesaro

Palco e Biosfera, Fdi Pesaro: «Biancani archivia la Capitale della Cultura e sfiducia i suoi assessori»

II consiglieri: «Non si sente più una parola da parte del Partito Democratico e del vicesindaco Vimini, controllore dell'operazione capitale»

PESARO – Via il palco dalla piazza e ora via anche la biosfera. Segnali politici, che Fratelli D’Italia legge così: «In pochi mesi, il sindaco Biancani ha archiviato quel poco che rimaneva della Capitale della Cultura e, di fatto, sta sfiduciando i suoi assessori».

Questo il commento dei consiglieri di Fratelli d’Italia Michele Redaelli, Serena Boresta, Daniele Malandrino, Cristina Canciani e Giovanni Corsini dopo l’ennesima improvvisazione del sindaco. 

«Il palco in piazza, che doveva diventare luogo sempre vivo e pieno di iniziative e dibattito, come annunciato dal Vicesindaco Vimini, dopo essere stato tristemente vuoto per la maggior parte del tempo, è stato rimosso in piena stagione estiva, cioè quando ci si aspetta un maggiore utilizzo. La tanto decantata sonoteca in via San Francesco, promossa a gran voce dall’assessore 5 stelle Frenquellucci, è stata eliminata, nonostante l’impegno di spesa sia già stato deliberato, all’interno del pacchetto degli affidamenti diretti sospetti. 

Ora tocca alla biosfera, la palla tecnologica in piazza, costata oltre 700.000 euro. Annunciata sempre dall’assessore 5 stelle come un’opera scultorea digitale, unica nel suo genere in Europa, che, ad ora, si è mostrata poco più che uno schermo curvo, scarsamente utilizzato anche per la stessa promozione delle iniziative di capitale della cultura proprio a causa della mancata capacità tecnologica di predisporre video adeguati».

Per Fdi: «Evidentemente il sindaco intende porre la parola fine a capitale della cultura senza neanche voler arrivare alla fine del 2024. Così facendo, di fatto, pone la parola fine anche sull’operato dei suoi assessori che hanno annunciato questi progetti che avrebbero dovuto portare un grande slancio alla città ma che si sono rivelati solamente annunci. Non si sente più una parola da parte del Partito Democratico e del Vicesindaco Vimini, unico controllore dell’operazione capitale della cultura tramite la fondazione pescheria, ente che da solo, e senza passare dal controllo del consiglio comunale, gestisce tutto. 

Siamo solo ad agosto e sembra che l’anno della cultura stia già volgendo al termine. Siamo a soli due mesi dalle elezioni e sembra che a breve non ci sarà più neppure la giunta, già di fatto commissariata da Biancani che, in piena continuità con Ricci, dimostra che non c’è nessuna pianificazione strategica e continua con le modalità dell’uomo solo al comando».