PESARO – Una sola preoccupazione, classi pollaio in un momento storico come questo in cui il distanziamento è la parola d’ordine.
Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini attacca fortemente la decisione rispetto agli organici scolastici. Soprattutto per i riflessi nell’entroterra e nei paesi.
«Mi unisco alle preoccupazioni espresse dall’assessore all’Istruzione della Regione Marche Loretta Bravi e dal presidente Luca Ceriscioli sui tagli agli organici del prossimo anno scolastico operati dal direttore dell’Ufficio Scolastico delle Marche Ugo Filisetti. Come presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e sindaco del Comune di Isola del Piano, ho ricevuto anch’io molti segnali di allarme da dirigenti scolastici e amministratori locali, poiché il direttore dell’Ufficio scolastico regionale ha ulteriormente dimostrato di voler ignorare le caratteristiche del nostro entroterra, personalmente rappresentate più volte, la vulnerabilità delle zone terremotate e gli innumerevoli problemi che i tagli inesorabili e progressivi agli organici scolastici causano con la creazione di ‘classi pollaio’ persino di 33 studenti in presenza di disabili”.
Giuseppe Paolini ha inviato una lettera al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e per conoscenza ai parlamentari eletti nel territorio provinciale, alla Regione Marche (Ceriscioli e Bravi), ai consiglieri provinciali, ad Upi, Anci e Uncem Marche, all’Ufficio scolastico Marche e all’Ufficio scolastico provinciale.
Paolini, nel sottolineare come la decisione del direttore Filisetti sia stata presa «senza minimamente considerare l’emergenza sanitaria che condizionerà l’avvio dell’anno scolastico, in cui si dovranno necessariamente adottare modalità di distanziamento sociale per prevenire la diffusione di ulteriori epidemie», fa presente al ministro: «la composizione troppo numerosa delle classi è un ostacolo alla sicurezza e alla didattica, come Lei stessa ha più volte sottolineato, in qualità di prima firmataria del disegno di legge del 5 maggio 2018, che aveva l’obiettivo di formare classi al massimo di 22-23 alunni, saggia proposta purtroppo bloccata da mancata copertura finanziaria».
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Il presidente della Provincia richiama dunque l’attenzione del ministro Azzolina «su questa insostenibile situazione che riduce il mondo della scuola a rigida applicazione di parametri numerici valutati da tutti, e in primis da Lei, inadeguati», invocando un intervento “deciso e risolutivo”.
Poi aggiunge: «Sono pronto a scendere in campo a fianco della Regione Marche, insieme a Upi, Anci e Uncem Marche, per rivendicare la rimozione degli ostacoli che penalizzano da troppi anni l’organizzazione scolastica nelle Marche e nei territori provinciali».
Con una considerazione: «La drammatica attualità che stiamo vivendo deve insegnarci tutti i limiti di una storia politico-sociale parametrata esclusivamente su costi da ridurre e comprimere anche sul versante di diritti fondamentali quali la Sanità e l’Istruzione. Confido nella sensibilità e competenza del ministro per affrontare e risolvere le criticità delle scuole della provincia di Pesaro e Urbino e dell’intera Regione Marche».