PESARO – Polemiche sulle spese di Sunset Island, il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini ha risposto all’interrogazione di Daniele Malandrino.
Il caso riguarda l’interruzione in anticipo della gestione quinquennale del parco acquatico. Il canone complessivo sarebbe stato di 105 mila euro, da versare a Pesaro Parcheggi per tramite della Sunset Island. A carico del gestore c’erano l’acquisizione di tutte le autorizzazioni, la stipula delle assicurazioni, le spese contrattuali, di gestione e le utenze. Pesaro Parcheggi, dal canto proprio, aveva acquistato l’attrezzatura e si era fatta carico anche dei costi di montaggio, da recuperare tramite il canone di concessione. Restava l’ultima annualità.
«Il Comune di Pesaro ha provveduto ad un primo sollecito e successiva intimazione di pagamento. Quest’ultima nota è stata riscontrata dal legale della Sunset s.r.l. con nota nella quale si eccepiva il mancato utilizzo della struttura conseguente all’emergenza Covid-19, al fine di una sospensione dell’erogazione del canone, cui è seguita risposta da parte del competente servizio con comunicazione. Sono in corso di predisposizione gli atti propedeutici alla riscossione coattiva. Della contestazione della Sunset s.r.l. è stata tempestivamente informata la società Pesaro parcheggi con una nota nella quale, tra l’altro, si richiedeva “un urgente incontro per addivenire ad una definizione condivisa della questione”. La determina n. 3463 del 31/12/2021 non comporta alcuna erogazione immediata, ne obbligo di erogare somme in denaro a favore di Pesaro Parcheggi, ma solo l’accantonamento in via precauzionale delle somme indicate nel contratto. L’ eventuale pagamento alla predetta società sarà infatti effettuato solo dopo che il Comune avrà percepito le somme dovute da Sunset Island in via ordinaria o attraverso riscossione coattiva, in quanto il contratto prevede che il Comune si impegna a riversare a Pesaro Parcheggi il canone demaniale riscosso dalla concessionaria. I gestori hanno rilasciato polizza fideiussoria ai sensi dell’art. 103, comma 1, D. Lgs. n. 50/2016».