Pesaro

Pedemontana Cagli-Sassoferrato, Biancani: «No a nuovi tracciati, si finanzi il progetto già condiviso»

Il consigliere Pd insiste: «La Regione completi la progettazione definitiva della Provincia, si riparta da lì senza sprecare tempo e si finanzi con Pnrr»

CAGLI – Progetto della Pedemontana Cagli-Sassoferrato, progetto fermo al 2014 ma ancora valido. E ora la politica chiede l’intervento. Il consigliere regionale Andrea Bianccani parla di «un’opera strategica per far uscire dall’isolamento l’area montana e per collegare l’entroterra alla Quadrilatero e alla Fano-Grosseto. Per anni abbiamo chiesto finanziamenti statali al Ministero per completare questa infrastruttura, ma non sono mai arrivati. 

Oggi la disponibilità di risorse ingenti, grazie al Pnrr, ai fondi europei e agli stanziamenti previsti dalla stessa Regione, non può che essere una buona notizia, ma sarebbe un errore non ripartire da quanto già avviato. La Regione porti a termine l’opera completando il progetto già definito e condiviso sul territorio, piuttosto che ripartire da una modifica del tracciato con scelte unilaterali». 

Il progetto redatto dalla Provincia nel 2014 per il tratto Cagli-Sassoferrato è il frutto di un lungo confronto con tutti gli amministratori dell’area e con la precedente amministrazione regionale. Il tracciato era stato approvato dai Comuni e dagli enti, tanto che nel 2017 la stessa Unione Montana del Catria e Nerone si impegnò in una delibera del 7 febbraio a sollecitare la Provincia ad ultimare le procedure autorizzative per la progettazione definitiva, collegando i due centri principali del territorio interessato dal progetto pilota delle aree interne, e a sollecitare la Regione ad attivarsi con Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per reperire il finanziamento necessario alla realizzazione. 

«Adesso la Regione sembra voler cambiare quanto finora concordato e tanti amministratori si chiedono cosa si intende per ‘aggiornamento del progetto’.  Allora mi domando, perché investire ulteriori risorse in studi di fattibilità economica e progettazioni? La Provincia allora non ebbe sufficienti fondi per arrivare al progetto definitivo, ma la Regione potrebbe ripartire da lì, proseguendo l’iter già avviato, piuttosto che impiegare 5,6 milioni di euro per rivedere l’opera, oltretutto con tracciati non condivisi con il territorio».