PEGLIO – Allevatori ancora sotto attacco tra incursioni di lupi e cani selvatici. L’ultimo episodio si è verificato nei giorni scorsi a Peglio dove un pastore ha trovato 8 pecore sbranate mentre 2, ferite ma vive, sono state recuperate a riaggregate al gregge. Gli animali si trovavano fuori al pascolo in zona Santa Mustiola quando i lupi hanno attaccando evitando l’intervento dei cani.
«La siccità prima e l’aumento delle materie prime ora hanno incrementato a dismisura le spese per l’alimentazione degli animali e, per ovviare a questa situazione, gli allevamenti preferiscono approfittare dei pascoli all’aperto – spiegano da Coldiretti Pesaro Urbino –. Il problema della predazione resta ed è molto sentito dalla categoria. Le aziende agricole hanno la possibilità di accedere a finanziamenti per l’acquisto di recinzioni e cani da pastore ma spesso non basta. Il rimborso che la Regione Marche riconosce alle aziende danneggiate copre malapena il costo di smaltimento delle carcasse e non considera minimamente la perdita di reddito. Il piano di discussione va inoltre allargato al tema della differenziazione tra lupi e cani inselvatichiti. Per questi ultimi è tempo di iniziare a valutare, senza vincoli ideologici, un piano di prelievi anche a salvaguardia del lupo che resta una specie protetta. Il principio è che proliferare di una specie non può avvenire a scapito di altre o se questo mette a repentaglio l’incolumità delle persone».