PERGOLA – Tenta un furto in abitazione ma finisce in manette. Protagonista della vicenda un 57enne, B.C., di etnia sinti proveniente da un campo nomadi del torinese, con alle spalle una lunga scia di arresti e condanne per furti in abitazione commessi in mezz’Italia e di cui ne aveva fatto evidentemente un lavoro essendo inoccupato.
Nell’ambito dei servizi straordinari per il controllo del territorio attuati dalla compagnia dei carabinieri di Fano per prevenire i furti in abitazione e le truffe agli anziani, i carabinieri della stazione di Pergola lo hanno arrestato in flagranza per tentato furto in abitazione.
A dare l’allarme alcuni residenti lungo la provinciale Barbanti del comune di Pergola che hanno notato la presenza di un’Audi A3 di colore scuro con a bordo due uomini sconosciuti ed hanno allertato la stazione dei carabinieri. In breve sul posto è giunta una pattuglia che ha messo in fuga la vettura sospetta.
I carabinieri operanti, essendo stati avvisati dall’operatore della centrale operativa che gli occupanti erano almeno in due, hanno intuito che l’uomo fuggito a bordo dell’auto poteva essere il palo del complice che stava svaligiando la vicina bifamiliare: l’intuizione si è rivelata corretta perché non appena si sono avvicinati all’abitazione, il ladro si è lanciato da una finestra ed ha tentato la fuga nella vegetazione circostante, ma è stato subito inseguito e bloccato.
Indossava ancora un paio di guanti da lavoro, al collo aveva una ricetrasmittente collegata all’orecchio con un auricolare con cui era evidentemente in contatto con il complice dileguatosi. Non si era nemmeno disfatto del grosso cacciavite utilizzato per infrangere il vetro della finestra da cui si era introdotto nell’abitazione, dove aveva messo a soqquadro tutti i locali ma ancora non era riuscito a portare via nulla.
Per identificarlo è stato necessario il rilievo delle impronte digitali ed i riscontri al casellario centrale di identità del ministero dell’Interno. Il ladro seriale è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Fano e nella mattina dell’8 agosto quindi condotto dinanzi al giudice del Tribunale di Pesaro per la convalida dell’arresto per direttissima. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la traduzione di B.C. nel carcere di Villa Fastiggi.
I carabinieri sono tutt’ora alla ricerca del complice ed invitano i cittadini a contattare sempre le autorità così come fatto dai solerti abitanti della strada Barbanti, per segnalare qualunque evento sospetto in cui si imbattono: la collaborazione tra cittadini e carabinieri è la migliore prevenzione possibile.