Pesaro

Pesaro, il futuro del porto nel Prg, cassa di colmata e nuova darsena. Biancani: «Sviluppo economico»

Il sindaco in un incontro con Capitaneria e Autorità portuale: «Turismo ed imprese attendono le scelte»

Il porto di Pesaro dall'alto

PESARO – Il futuro del porto di Pesaro passa da varie decisioni da prendere, un effetto domino che può dare più valore all’area.

Nuovo bando per i posti barca, nuovo Piano regolatore del Porto (competenza Autorità portuale), il successivo cambio di destinazione da commerciale a turistica della nuova darsena, dragaggio e la relativa cassa di colmata. Questi i grandi temi affrontati dal sindaco Andrea Biancani e messi in fila con l’Autorità portuale e la Capitaneria di Porto per il futuro «di una delle zone più importanti della città per lo sviluppo turistico ed economico di tutto il territorio, e per i tanti cittadini che hanno le attività o che nel loro tempo libero amano vivere il mare», ha precisato Biancani.

«Ho chiesto all’Autorità portuale che entro febbraio venga pubblicato il bando per i posti barca che sono in scadenza, questo per riuscire a definire i posti assegnati entro la primavera del 2025», annuncia Biancani. I posti barca sono, in totale, 24. Il sindaco Biancani ha proposto di metterli a bando in due blocchi da 12, così da ammortizzare i costi del canone demaniale dei singoli posti che altrimenti sarebbero di oltre 3mila euro all’anno ciascuno, «l’aumento – partito nel 2021 – del 700% del canone (prima a 360 euro) ha fatto andare deserti i bandi precedenti, mentre due anni fa la sperimentazione dei “blocchi” ha permesso di assegnare molti dei posti disponibili nella nuova darsena».

Poi un importante passaggio anche sulla situazione del dragaggio che si lega a stretto giro con quello della cassa di colmata e più in generale con il nuovo Piano Regolatore, tutti di competenza dell’Autorità portuale. «I sondaggi messi in atto per verificare il tipo di sedimenti che sono presenti nell’area portuale hanno fatto emergere una situazione complicata: i materiali superiori necessitano di essere smaltiti solo all’interno della cassa di colmata, in quanto rifiuti speciali e inquinati. Senza questa non sarà mai possibile fare il dragaggio. In totale sono oltre 100mila metri cubi di materiale tra la vecchia e nuova darsena. È difficile dare i tempi sulla realizzazione della cassa di colmata ma, durante l’incontro, è emersa la possibilità – proprio sotto richiesta del sindaco Biancani – della realizzazione di un primo stralcio di lavori che consentirebbe il dragaggio e una riduzione dell’afflusso di sedimenti. È fondamentale provvedere alla risoluzione del problema in breve tempo per evitare di bloccare un intero sistema portuale che, senza dragaggio, rischierebbe di morire».        

Il cambio di destinazione della nuova darsena è stato demandato al futuro nuovo Piano regolatore, «un progetto fondamentale e prioritario per tutto il territorio che verrà risolto solo con l’approvazione del piano regolatore, ancora lontano, purtroppo, da una vera realizzazione – continua Biancani -. Il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha invitato l’Autorità portuale a inserire la modifica della nuova darsena, almeno in parte, da commerciale a turistica, all’interno di quello che sarà il nuovo Piano regolatore, i cui tempi non sono ancora certi e definiti, ma l’Autorità ha ribadito la volontà di chiarirli quanto prima. Importante non solo per il cambio di destinazione di almeno parte della nuova darsena, ma anche per consentire alle tante attività presenti di fare i lavori di riqualificazione necessari».

«Un incontro importante – l’ha definito Biancani -, che ci ha consentito di “fare il punto” sui progetti futuri i e in corso. Come amministrazione comunale continueremo a lavorare in sinergia insieme a tutti gli altri enti, pur consapevoli che oggi il dragaggio e il Piano regolatore del porto sono fondamentali per poter pensare ad uno sviluppo efficace, per un’economia legata alle imprese e al turismo, per far avvicinare più cittadini possibili al mondo del mare».