PESARO – Uno degli artefici della Bicipolitana. Thomas Flenghi, urbanista pesarese del Comune col ruolo di mobility manager, lascia il suo incarico dopo 22 anni di servizio e «dopo aver segnato la geografia della città, e il suo racconto in Italia e non solo, grazie al contributo fondamentale per la realizzazione dell’infrastruttura leggera e sostenibile simbolo di Pesaro: la Bicipolitana».
Queste le parole dell sindaco Andrea Biancani e dell’assessora alla Viabilità Sara Mengucci nel rivolgere gli “in bocca al lupo” a Flenghi, all’ultimo giorno di lavoro al 4° piano del Municipio. «Grazie per l’impegno, la visione e l’umanità che hai regalato all’ente in questi anni di servizio – hanno detto Biancani e Mengucci – ti auguriamo un futuro pieno di altri successi che speriamo potrai continuare a condividere, anche da “semplice” cittadino, con l’Amministrazione».
Flenghi che proseguirà la sua attività lavorativa nell’azienda di famiglia, nel ringraziare sindaco e assessora, ha ricordato: «Sono sempre stato un appassionato di geografia e urbanistica. Passioni che ho coltivato con i tanti viaggi che mio padre mi portava a fare per seguire le gare di kart e moto, credendo di farmi appassionare ai motori. Ho studiato prima a Venezia e poi a Londra, a cui ho dedicato la mia tesi di laurea incentrata in particolare sul ridisegno di un quartiere della città inglese. Dopo qualche collaborazione con dei privati, ad un incontro pubblico dove presentavo come immaginavo la mobilità di Pesaro nel futuro. All’allora sindaco Oriano Giovannelli, presente in sala, la proposta piacque, tanto che mi convocò dopo qualche tempo per avviare una collaborazione che è poi proseguita in questi anni sullo sviluppo di una rete di ciclabili per Pesaro».
Esattamente 20 anni fa (la ricorrenza cade il 20 gennaio 2025) uscì l’articolo in cui si parlava di quella che sarebbe stata la Bicipolitana e delle sue 13 linee. «Arrivarono tantissime critiche – ricorda Flenghi – in tantissimi dicevano che sembrava “l’idea di un folle”. In realtà dei progetti simili ce n’erano già in nord Europa. Siamo andati avanti, abbiamo ampliato la pianificazione aggiungendo le zone 30 e le rotatorie e vincendo numerosi premi: l’obiettivo era rendere bella, ma soprattutto sicura, la viabilità leggera».
Biancani aggiunge di aver «incontrato lavorativamente Flenghi, in veste di assessore alla Viabilità nel periodo 2009-2014. Era tra i dipendenti con cui mi sono confrontato di più sia per riuscire a sviluppare la Bicipolitana nella città, sia per promuoverla in Italia e all’estero. Entrambe cose che siamo riusciti a fare, come testimoniano anche i tanti riconoscimenti ottenuti dal progetto».
E se gli si chiede qual è il tratto più bello, Flenghi risponde: «Non l’ho progettato io, ma quello che va da Fosso Sejore a viale Trieste. Il lungomare di Pesaro percorso in bicicletta è meraviglioso». Mentre per il sindaco Biancani è quello progettato insieme al mobility manager e «che corre lungo il Foglia partendo dal ponte della ferrovia per raggiungere il galoppatoio; ha consentito alla città di riappropriarsi di una zona fino a quel momento poco conosciuta».