Pesaro

Pesaro, 200 lavoratori della sanità in scadenza di contratto. Ruggeri (M5S): «La Regione faccia chiarezza sulla proroga»

La capogruppo ha depositato un atto ispettivo: «I turni sono già massacranti, senza forza lavoro peggiorerà il servizio»

La prostesa dei sindacati

PESARO – Duecento lavoratori della sanità in bilico. I loro contratti sono in scadenza, tanto che si sono fatti sentire in questi giorni con dei sit in davanti agli ospedali.

La consigliera regionale M5S Marta Ruggeri incalza la giunta regionale sulla spesa e sulla politica riguardanti il personale.

«Scadono fra poco più di un mese i contratti a tempo determinato di angeli ed eroi nella lotta alla pandemia, ma il loro futuro lavorativo è ancora sospeso in un limbo di incertezza. Ho depositato in consiglio regionale un atto ispettivo per fare luce sulla vicenda riguardante circa 200 lavoratori di Area Vasta 1 e Marche Nord, che sono in attesa di sapere se possano aspettarsi una proroga oltre il 31 dicembre», afferma la capogruppo.

«L’interrogazione va al sodo – sostiene Ruggeri – Punta a chiarire a quanto ammonti il tetto massimo di spesa per il personale sanitario nelle Marche e ad accertare in quale misura percentuale sia stata aumentata la spesa dal 2019 in poi. La giunta regionale deve inoltre chiarire a quanto ammonti la spesa sostenuta attualmente per il personale sanitario, distinguendo fra lavoratori assunti attraverso procedure ordinarie oppure in base a normative speciali (per esempio per l’emergenza Covid)».

Prosegue Ruggeri: «Ottenuti questi dati, la giunta regionale dovrà chiarire se si intendano prorogare i contratti in scadenza, come sembra doveroso per lavoratori che hanno affrontato con spirito di sacrificio i momenti più difficili della pandemia. In caso contrario, se ne devono spiegare i motivi. Si vuole infine sapere se le aziende sanitarie marchigiane abbiano provveduto a una ricognizione del personale da stabilizzare e se il risultato della verifica sia stato tenuto in conto dagli specifici piani triennali».

Il sit-in al San Salvatore

I sindacati di categoria si sono mobilitati sulla questione, indicendo lo stato di agitazione e organizzando presidi di protesta nelle principali città della provincia di Pesaro Urbino. La piattaforma delle rivendicazioni prevede tre obiettivi. Il primo è prorogare fino a 36 mesi i contratti a tempo determinato dei circa 200 lavoratori fra sanitari, tecnici e amministrativi di Area Vasta 1 e Marche Nord. Il secondo è stabilizzare i precari assunti per l’emergenza Covid. Il terzo è prorogare anche le graduatorie concorsuali di infermieri, operatori socio-sanitari e professioni sanitarie tecniche (riabilitazione, prevenzione) di prossima scadenza.

«Il personale della sanità pubblica – conclude Ruggeri – osserva turni massacranti e salta le ferie a causa dell’organico carente. Se scadessero i circa 200 contratti a tempo determinato, l’ulteriore spoliazione comporterebbe un sensibile peggioramento del servizio».