Pesaro

Pesaro, addio bypass ferroviario. Biancani: «Scelta sbagliata, salta anche la green-line con alberi e ciclabili»

Il sindaco rispetto alle risposte della Regione. «Non condivido l'idea di prevedere 2 linee ferroviarie a poca distanza tra loro»

L'arretramento della ferrovia con il nuovo tracciato a Fano

PESARO – Bypass ferroviario, l’opera è a rischio e con lei l’anello verde.

«La richiesta del Comune di Pesaro di trasformare l’attuale linea ferroviaria in un’infrastruttura verde (alberi) e sostenibile per pedoni, biciclette e mezzi pubblici elettrici resta inascoltata – E’ la prima conclusione del consigliere regionale Andrea Biancani (Pd) dopo la risposta in Aula alla sua interrogazione sulla linea ferroviaria Adriatica – L’assessore – informa Biancani – ha confermato la redazione di un progetto di fattibilità da parte di Rfi per una nuova linea ad alta velocità da costruire più all’interno rispetto a quella attuale sulla costa mentre quest’ultima sarebbe invece destinata solo al trasporto locale. Confermata dunque l’ipotesi di cancellare il progetto di bypass per la linea ferroviaria tra Pesaro e Fano – aggiunge – e per quanto riguarda il finanziamento di 1,8 miliardi di euro già assicurato con la legge di bilancio del 2022, sarà aggiunto al budget complessivo per la realizzazione dell’alta velocità che, come annunciato in Aula, ammonta a circa 5 miliardi di euro».

«Sono sempre più convinto – conclude – che la costruzione di una nuova linea ferroviaria arretrata avrebbe tempi, costi e impatti di gran lunga superiori rispetto al potenziamento dell’attuale linea tramite la realizzazione dei bypass. Per più di un decennio tutte le Marche, e non solo il tratto di Pesaro, continuerebbero a subire quel ritardo infrastrutturale che penalizza e marginalizza i nostri territori. La proposta di utilizzare l’area attualmente occupata dalla linea ferroviaria per una ‘Green Line’, un parco urbano con percorsi ciclo-pedonali e corsie per mezzi elettrici di trasporto pubblico rappresenta un’opportunità per tutta la costa marchigiana.  Non condivido l’idea di mantenere due linee ferroviarie, il rischio è quello di comprimere ancora di più le aree verdi al loro interno e i centri abitati. Le infrastrutture di comunicazione hanno conseguenze sui territori, sia su quelli già urbanizzati o produttivi, sia su quelli dal valore paesaggistico e ambientale, è necessario valutare costi e benefici. Utilizzare anche l’attuale linea vuol dire non valorizzare questa infrastruttura dal punto di vista ambientale e turistico, potrebbe essere riconvertita in un vero e proprio parco urbano lungo tutta la costa marchigiana. Il mantenimento di entrambe le linee significa perdere un’occasione straordinaria per migliorare e incrementare l’offerta turistica con la greenline, un’infrastruttura verde della sostenibilità che riqualificherebbe realmente le città attraversate dall’attuale ferrovia e il resto della costa».

© riproduzione riservata