Pesaro

Pesaro, aggredita dai genitori perché lesbica. Il sindaco Ricci: «L’amore va vissuto liberamente»

Il fatto avvenuto a Pesaro. La ragazza ha denunciato i genitori che l'hanno strappata dall'auto della fidanzata

Bandiera arcobaleno, gay
Bandiera arcobaleno (Foto di nancydowd da Pixabay)

PESARO – Un agguato e le botte perché lesbica. E’ successo a Pesaro, ad una ragazza di 20 anni. La ragazza aveva detto ai genitori, un tunisino di 53 anni, e una pesarese di 58, di amare una donna e la loro reazione è stata violenta. Il sindaco Matteo Ricci condanna il gesto dei genitori e li invita ad abbracciare la figlia.

La giovane era uscita dal lavoro ed è salita sull’auto della fidanzata, il padre l’ha raggiunta da dietro, prendendola per i capelli e trascinandola via dalla macchina, poi le ha sferrato due schiaffi mentre la madre la insultava.

La 20enne è stata soccorsa dall’addetto di un hotel vicino, che l’ha accompagnata nella struttura, impedendo ai genitori di entrare.

La ventenne si è successivamente rivolta alla polizia, dove sono andati anche i genitori per denunciarne la scomparsa. La Procura di Pesaro ha aperto un fascicolo d’indagine per maltrattamenti.

«L’amore non si aggredisce – commenta il sindaco Ricci – Ognuno è libero di amare chi vuole e ogni genitore ama i propri figli e le proprie figlie a prescindere dal loro orientamento sessuale. Un abbraccio forte alla ragazza picchiata oggi a Pesaro e a tutte coloro che hanno diritto di vivere in libertà e trasparenza il proprio amore. Un invito ai genitori: la prossima volta abbracciatela invece di colpirla. Vedrete che la capirete meglio».