Pesaro

Pesaro, aggrediti quattro agenti in carcere. Pollegioni (Udc): «Chiediamo un confronto al garante dei detenuti»

Per l'esponente politico «una situazione insostenibile per il personale della polizia penitenziaria, bisogna porre rimedio»

Il carcere di Pesaro

PESARO – Aggressione al carcere di Pesaro, Stefano Pollegioni Delegato regionale UDC Comparto sicurezza parla di una «situazione insostenibile con atti di violenza che si ripetono all’interno ormai di tutti gli Istituti penitenziari Italiani. Nel penitenziario di Villa Fastiggi di Pesaro, a pagarne le conseguenze sono ben quattro agenti rimasti feriti dalla violenta e grave reazione di un detenuto. Esprimiamo vicinanza, solidarietà e l’augurio di pronta guarigione agli operatori di Polizia Penitenziaria rimasti coinvolti nella vicenda. Purtroppo non è la prima volta che accadono fatti del genere ed è urgente che le Istituzioni preposte prendano provvedimenti».

Un detenuto di origini pakistane ha minacciato il personale durante una visita medica con una lametta di tipo consentito il personale. Riportato alla calma è stato fatto rientrare nel proprio reparto.

Successivamente, durante le operazioni di rito per garantire ordine e sicurezza, nella camera dello stesso detenuto la polizia penitenziaria ha trovato della frutta a macerare sul fornello per essere distillata artigianalmente e produrre sostanza alcolica. Ritirato il prodotto, l’uomo ha dato in escandescenza spaccando tavolo e sedie e minacciando gli agenti di lanciare bombolette di gas incendiate per poi appiccare un incendio domato con gli estintori. Successivamente ha colpito al volto un agente e tagliato una mano ad un altro. Nelle operazioni di contenimento altri 2 agenti venivano feriti e riportavano più giorni di prognosi.

La Uilpa denuncia un «totale stato di abbandono dei penitenziaria e la mancanza di mezzi idonei a contrastare le aggressioni».

L’Udc fa sapere che «il personale penitenziario è costretto a fare turni faticosi scontrandosi, all’interno di tali strutture, con detenuti affetti da problemi di natura psichiatrica che a causa della mancanza di strutture apposite REMS (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) vengono assegnati a case di detenzione non adeguate. Ora altri quattro agenti vengono tolti, per un periodo di tempo legato alla loro guarigione, alla già sofferente situazione di organico ed altri poliziotti penitenziari dovranno sopperire a questa mancanza con turni lunghi e con orari che vanno oltre alla loro tenuta psichica e fisica».

Pollegioni chiude: «Insieme al Presidente dell’assemblea legislativa Regionale Dino Latini abbiamo fatto diversi incontri in Regione per discutere delle problematiche esistenti cercando soluzioni. Abbiamo già, con la collaborazione dei sindacati, formato un dossier in cui sono state elencate le problematiche del sistema penitenziario nella Regione Marche indirizzato al Ministero competente (Ministro Carlo Nordio) e consegnato al Senatore Antonio De Poli che ha presentato una interrogazione parlamentare.

Proprio questi giorni su richiesta del Sindacato di Polizia Penitenziaria, ULPA, stiamo organizzando un incontro al tavolo regionale, aperto per il Comparto sicurezza e presieduto dal presidente Latini, nel quale invitare anche il garante dei detenuti per aprire un confronto sulla problematica penitenziaria nella nostra regione».

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