Pesaro

Pesaro, altre telecamere in arrivo al parco Miralfiore contro lo spaccio

L’assessora Della Dora: «Non siamo fermi. Le priorità: sicurezza e rispetto dell’ambiente, pronti a manutenzioni»

PESARO – Spaccio, rapine e aggressioni al Parco Miralfiore, altre telecamere di videosorveglianza in arrivo.

«Il Comune di Pesaro non è fermo, ma porta avanti gli impegni presi continuando a monitorare e programmare sulle zone critiche della città». Lo sottolinea l’assessora alle Manutenzioni, con delega al Verde Pubblico, Mila Della Dora, al termine del sopralluogo effettuato al Parco Miralfiore. «Un incontro calendarizzato da tempo, con il coinvolgimento dell’assessora alla Sicurezza Sara Mengucci, della Polizia Locale, della Questura e di un dottore forestale – spiega – per condividere e stabilire insieme a tecnici e forze dell’ordine quali sono le aree più idonee dove istallare nuove telecamere di video sorveglianza, per verificare la modalità più opportune degli interventi di manutenzione all’interno del parco anche per agevolare l’ingresso alle pattuglie di sorveglianza nelle piste all’interno del bosco». L’obbiettivo che sottolinea Della Dora è «fare un intervento “gestito”, di manutenzione, in previsione del futuro piano di gestione del Miralfiore». 

Le priorità: sicurezza e rispetto dell’ambiente, «durante il sopralluogo abbiamo trovato molti rifiuti abbandonati, in questo senso chiederemo uno sforzo anche a Marche Multiservizi per garantire un ambiente più salubre. I rifiuti associati a ramaglia secca possono, tra l’altro, rappresentare, se non gestiti, ulteriori aspetti critici, uno fra tutti, la facilitazione della propagazione di incendi». 

Parallelamente proseguono il servizio di controllo e presidio nel parco urbano della Protezione Civile, per tre pomeriggi a settimana, a rotazione, i volontari sono al Miralfiore per svolgere un servizio di controllo utile a garantire maggior percezione di sicurezza tra i frequentatori del Parco grazie alla presenza dei volontari, da sempre punti di riferimento importanti per la comunità».