PESARO – Pesaro si prepara ad accogliere Scenari, il primo festival dell’inserto dedicato alla geopolitica del quotidiano Domani, da venerdì 24 a domenica 26 febbraio. Tre giorni per discutere, analizzare, riflettere e proporre “Idee per capire dove va il mondo” durante 28 incontri e insieme a 39 ospiti internazionali – tra politici, analisti, giornalisti e accademici – pronti ad alternarsi sul palco del Teatro Sperimentale.
«Pesaro diventerà punto di osservazione del presente – sottolineano il sindaco Matteo Ricci e il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini – con questa importante tappa del crescendo rossiniano verso l’anno da Capitale italiana della Cultura. La città ha già dimostrato di essere un palcoscenico attento e curioso; capace di porsi al centro di dibattiti su questioni come la guerra, i rapporti di forza tra le potenze, la crisi energetica, il petrolio, la sostenibilità; temi che impongono una riflessione quanto mai urgente e necessaria a dipanare la complessità del mondo e ad avere una visione critica; utile a inserire la programmazione locale in un contesto geopolitico internazionale».
Si parte venerdì 24, giorno in cui ricorre il primo anniversario dall’invasione dell’Ucraina «una tragedia che ha riaperto una discussione e un approfondimento popolare su questioni geopolitiche fondamentali per il futuro di ognuno di noi» ha sottolineato il sindaco Ricci che, alle 17.45, dialogherà con il direttore del Domani Stefano Feltri per l’appuntamento di apertura. A seguire (ore 19), in programma lo spettacolo “Con voce di popolo. Dialoghi e canzoni dalla piccola patria alla patria attuale” del polistrumentista e scrittore Massimo Zamboni (biglietto di cortesia a 3 euro, info biglietteria Teatro Sperimentale, Tipico.tips e Vivaticket) che “si propone come un innesco per un ragionamento collettivo sull’idea di Patria”.
Sabato 25 febbraio, gli appuntamenti di “Idee per capire dove va il mondo” riprenderanno alle 9.30 con i saluti introduttivi di Carlo De Benedetti, editore del Domani; Giorgio Calcagnini, rettore dell’Università degli Studi di Urbino e di Stefano Feltri protagonista, insieme all’europarlamentare polacco del Ppe Radek Sikorski, del primo panel della giornata sul tema “Il sostegno all’Ucraina e il futuro dell’Europa”.Alle 10.30, si passerà a dialogare de “Lo stato di diritto in Europa” insieme a Věra Jourová, vicepresidente della Commissione Ue e commissaria con delega a Valori e trasparenza (Rep. Ceca) e alla giornalista Francesca De Benedetti.
La mattinata proseguirà con uno degli appuntamenti più attesi: alle 11:15, si discuterà de “La politica italiana e i nuovi pericoli globali: Putin, l’America e l’Asia” insieme al Ministro della Cultura (in collegamento) Gennaro Sangiuliano e al direttore Feltri. Ci si sposterà poi in Asia per parlare, alle 12:15 di “India, l’elefante incompreso” con la giornalistaCristina Piotti e con la firma del Domani Youssef Hassan Holgado. A seguire sarà, alle 12.45, l’analisi de “Il ruolo dell’Italia in Europa” fatta dal deputato Pd Vincenzo Amendola, sul palco insieme a Giovanna Faggionato, firma del Domani, specializzata in economia e affari europei.
Breve pausa e si riprenderà, il pomeriggio allo Sperimentale, alle 14:45, con “L’Europa vista da sinistra” spiegata da Manon Aubry, capogruppo della Sinistra all’Europarlamento (Francia) e da De Benedetti. Seguirà, alle 15.30, il panel “Occidente e mondo musulmano tra guerra al terrore e guerra in Ucraina” con Michele Brignone, docente universitario e direttore delle ricerche della Fondazione Oasis.
Alle 15:45, Pesaro tornerà a parlare delle conseguenze dell’invasione dell’Ucraina insieme a Nicoletta Pirozzi, dell’Istituto Affari Internazionali e a Faggionato durante l’incontro “L’Europa a un anno dall’aggressione russa”. Alle 16:30, le “Idee per capire dove va il mondo” affronteranno il tema “Élite e popolo: tecnocrazia, populismo, istituzioni” insieme a Lorenzo Castellani, docente dell’Università Luiss e a
Hassan Holgado. Alle 17:15, salirà poi sul palco dello Sperimentale, il giornalista e saggista Marco Damilano per chiedere e chiedersi “Where Have All the Flowers Gone? Dov’è finito il popolo della pace”.
Alle 18, Olivier Roy, European University Institute e Michele Brignone, Fondazione Oasis dialogheranno su “La crisi della cultura e l’impero delle norme” prima di lasciare il palco allo scrittore e professore di geopolitica a Scieces Po e alla Sorbona Manlio Graziano e al caporedattore di Domani e curatore di Scenari Mattia Ferraresi per parlare di “La crisi strutturale della Russia e il suo (quasi) inevitabile crollo”. Alle 19.30, si parlerà de “L’ordine liberale e il dilemma della democrazia” con Gabriele Natalizia, del Centro studi Geopolitica.info prima di terminare gli appuntamenti del sabato, alle 20:30, con Ferraresi e l’analista e politologo Mark Lilla, della Columbia University, e il loro dialogo su “Disimpegno o leadership globale? Il nuovo ruolo degli Stati Uniti nel mondo”.
L’ultima giornata per discutere de “Le idee per capire dove va il mondo”, domenica 26 si aprirà alle 9:30 con “Il secolo cinese? Forza e debolezze del nazionalismo di Xi Jinping” e le voci di Michelangelo Cocco, Centro studi sulla Cina contemporanea, Gabriele Falciasecca, già collaboratore di Geografia presso l’università degli Studi di Urbino moderati da Hassan Holgado. Si parlerà poi, alle 10:15, degli “Appunti di viaggio dalla Russia: perché Putin è ancora al potere” insieme alla politiloga Mara Morini, professoressa associata di Scienza politica all’Università degli Studi di Genova e a Feltri.
Si proseguirà alle 11 con il dibattito proposto da Piero Ignazi, dell’Università di Bologna (sul palco con Ferraresi) su “L’Europa verso i nazionalismi” per poi parlare di “Come cambia la guerra dopo l’Ucraina” (ore 11:45) insieme aMatteo Pugliese, analista dell’Università di Barcellona; un tema al centro anche dell’incontro delle 12 che vedrà protagonista Francesco Strazzari, professore associato di Relazioni Internazionali alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per discutere de “La narrazione mediatica dei conflitti” insieme a De Benedetti. Silvia Samorè, dell’European Council on Foreign Relations sarà, alle 12:45, sul palco dello Sperimentale per spiegare “A che punto siamo con la difesa europea”.
Breve pausa e, alle 14:15, l’evento riprenderà il programma con l’incontro dedicato a “Le derive autoritarie in Europa” e a Katalin Cseh, europarlamentare di Renew (Ungheria) e De Benedetti; proseguirà alle 15 con “Pace e giustizia: due prospettive sulla guerra” con Vittorio Emanuele Parsi, dell’Università Cattolica, a Mario Giro, politologo e già viceministro degli Esteri e al direttore Feltri. Alle 15:45 “L’ombrello americano e la sicurezza globale” sarà l’argomento dell’incontro condotto da diplomatico Giovanni Castellaneta e da Ferraresi. Chiuderà l’evento, alle 16:30, il dibattito moderato dalla giornalista Faggionato su “Democrazia e postpolitica” insiemea Giovanni Boccia Artieri e Luigi Ceccarini, dell’Università degli Studi di Urbino.
L’evento – a ingresso libero e gratuito – è in collaborazione con European Council on Foreign Relations, Geopolitica.info, Fondazione Oasis e Università degli Studi di Urbino.