Pesaro

Pesaro, cimici in auto e rilevatori gps, arrestata la banda albanese dei furti in appartamento

Gli agenti della squadra mobile hanno fermato quattro ragazzi albanesi. Da qualche giorno i malviventi risiedevano in hotel a Rimini e colpivano in provincia

I poliziotti con la refurtiva
I poliziotti con la refurtiva

PESARO – Cimici in auto, rilevatori gps, dal controllo del territorio ai sistemi più sofisticati per arrestare la banda dei furti in appartamento dalla squadra mobile di Pesaro.

Loro sono 4 albanesi di 22, 24, 25, 28 anni che da qualche giorno erano in un residence di Rimini con un solo obiettivo. Mettere a segno dei furti.

Gli agenti della squadra volante di Pesaro
hanno intercettato una coppia di loro a Case Bruciate, proprio a seguito della segnalazione di una signora che aveva visto i ladri scappare rientrando a casa. In quel giorno c’erano stati altri due furti consumati a Case Bruciate.

I poliziotti hanno trovato in zona un ragazzo e una ragazza in una Mercedes. Li hanno fermati e loro hanno detto di essersi persi. Portati subito in Questura, nei loro cellulari delle foto di monili in oro e una pistola. Quanto basta per mettere in piedi un’indagine. Altro sospetto, un telefono che squillava ripetutamente, come se i complici volessero essere recuperati dai luoghi dei furti dopo le scorrerie.

Parte della refurtiva della banda

Così è scattata una perquisizione all’hotel di Rimini dove risiedevano. Non serve il visto, dunque l’ingresso in Italia passa inosservato. Gli agenti della squadra mobile li hanno osservati giorno e notte anche grazie a sofisticate tecnologie come cimici in auto. Oltre alla Mercedes avevano una Toyota Corolla.

Domenica 26 la svolta. La banda ha messo a segno un colpo a Marotta, poi sono tornati in albergo. Qui la Mobile ha fatto irruzione sapendo che il bottino era in stanza, fondamentale per poterli arrestare con prove importanti. E così è stato. La refurtiva era sul tavolo, oro e contanti.

Gli arnesi da scasso della banda

L’arresto è stato convalidato, i quattro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Restano in carcere. Due di loro hanno precedenti e le impronte di un terzo sono state riscontrate in un appartamento a Brescia, neanche a dirlo, dopo un furto. A loro vengono imputati due furti a Case Bruciate, uno a Bellocchi, uno a Fano e uno a Marotta.

«Un’operazione importante – dice il dirigente della squadra Mobile Paolo Badioli – ottimo l’intuito della Volante, sempre presente nel controllo del territorio e un plauso agli agenti che hanno seguito le indagini giorno e notte. Eliminiamo dal territorio una batteria di ladri molto attiva e pericolosa, stacanovisti del crimine».